Rassegna giurisprudenziale a cura dell'Avv. Barbara Pirelli. Notizie flash su 36 sentenze

A cura dell'Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto; email: barbara.pirelli@gmail.com

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Immagine di copertina: opera d'arte di Gianni Pontiroli-Pavia-

Questa settimana:  

Tribunale di Frosinone: assolto dal reato di evasione un uomo allontanatosi da casa ​per andare a mangiare dal vicino, la sua abitazione era priva di gas; deve considerarsi inammissibile l'opposizione avverso il preavviso di fermo amministrativo; il deposito irrituale della lista testi può essere depositato in cancelleria anche a mezzo fax; addebito della separazione al marito perché lo stesso aveva donato oltre mezzo milione di euro in beni immobiliari al fratello.

Ed ancora: risponde del reato di evasione (art. 385 c.p.) il tossicodipendente che in preda ad una crisi di astinenza si allontana dall' abitazione per recarsi dal medico; gli escrementi del cane vanno sempre raccolti altrimenti si risponde di getto pericoloso di cose (art.674 c.p); fotocopiare un testo universitario e' reato;cantine e soffitte non vanno calcolate come superficie dell'abitazione.

Qui di seguito 36 micro-sentenze.

1. Sentenza vintage.

Assegnazione della casa familiare.

La casa familiare è il centro di affetti, interessi e relazioni interpersonali della famiglia. 

Dunque, la casa familiare viene sempre assegnata al genitore collocatario dei figli, per consentire  ai figli minori o maggiorenni non autonomi economicamente, di poter continuare a vivere nell'ambiente domestico in cui si è realizzata la vita familiare.

Logica conseguenza e' che il coniuge che abbia abbandonato il tetto coniugale, per andare a vivere con un nuovo compagno, non può chiedere l'assegnazione della casa in favore dei figli, perché si è interrotta la c.d. "continuità abitativa."

Corte di Cassazione sentenza n. 9942 del 5 maggio 2011

2. Genitore ostruzionista.

Ancora un'altra interessante sentenza del Tribunale di Roma in materia di diritto di famiglia; con questo provvedimento il Tribunale romano ha stabilito che, in sede di separazione, il genitore ostruzionista, ossia colui che cerca di influenzare negativamente i figli in danno dell'altro coniuge, può essere condannato d'ufficio all'ammonizione ed alla sanzione amministrativa, in favore della Cassa per le ammende, prevista dall'articolo 709-ter del c.p.c.

E' assolutamente irrilevante il fatto che questa condannata non sia stata chiesta dalla controparte, in questi casi l'interesse da tutelare e' quello alla bigenitorialita'.

Tribunale di Roma sentenza del 27 giugno 2014

3. Deve considerarsi inammissibile l'opposizione avverso il preavviso di fermo amministrativo.

Il preavviso di fermo amministrativo e' un atto anticipatorio del pignoramento, cioè un sollecito di pagamento, che non può considerarsi una sanzione amministrativa; ne discende che deve considerarsi inammissibile l'opposizione avverso un preavviso di fermo, proposta ai sensi dell'art. 22 della legge 689 del 1981.

La decisione arriva dal Tribunale di Bari che ha dato ragione ad Equitalia accogliendone l'appello che aveva presentato avverso una sentenza del Giudice di Pace che aveva accolto l'opposizione del debitore.

Tribunale di Bari sentenza n. 2869 del 10 giugno 2014

4. Multa con Telelaser.

Secondo questa sentenza della Cassazione nel caso in cui venga elevata una multa con la strumentazione del Telelaser, se l'orario indicato sullo scontrino emesso dal Telelaser e' diverso da quello riportato nel verbale notificato all'automobilista, la multa deve essere annullata.

Nel caso di specie la Cassazione non ha accolto il ricorso presentato da un Comune veneto che aveva impugnato la sentenza del Tribunale di Treviso che aveva invece dato ragione all'automobilista.

Corte di Cassazione sentenza n. 22883 del 29 ottobre 2014

5. Assegnazione della casa coniugale.

Con questa sentenza la Suprema Corte fa una precisazione non da poco stabilendo che: in sede di separazione, il provvedimento di assegnazione della casa familiare ha carattere esecutivo e prevale sui precedenti accordi patrimoniali intercorsi tra i coniugi.

Nel caso di specie la ragione e' stata riconosciuta al marito al quale, in sede di separazione, era stata assegnata in via esclusiva una villa in comproprietà con l'ex moglie.

Corte di Cassazione sentenza n. 23001 del 29 ottobre 2014

6. Presentazione della lista testi.

Il deposito irrituale della lista testi può essere depositato in cancelleria anche a mezzo fax; ovviamente questa possibilità viene riconosciuta solo nell'ipotesi in cui non sia stata chiesta al giudice l'autorizzazione alla citazione di testimoni, periti e consulenti tecnici di cui al comma 2 dell' art. 468 c.p.p.

in questo specifico caso la forma dell'istanza deve essere rituale.

Dunque, il deposito irrituale della lista testi non può essere dichiarato inammissibile se la lista venga inviata a mezzo fax; e' ovvio che spetta a chi trasmette il documento dimostrare  l'avvenuta ricezione del messaggio da parte della cancelleria. 

Corte di Cassazione sentenza n. 44978 del 2014

7. Pensione di reversibilità alla ex moglie e alla vedova.

La pensione di reversibilità è la quota parte della pensione complessiva che spetta ad uno dei due coniugi al sopraggiungere della morte dell'altro.

Dunque, questa quota spetta sia all'ex coniuge che alla vedova.

Ma per determinare la quota di spettanza tra i due ex coniugi il giudice deve tenere conto della durata dei matrimoni e valutare la sussistenza di criteri correttivi quali l'entità dell'assegno divorzile, la durata della convivenza prematrimoniale, le condizioni personali ed economiche. 

Nel caso di specie alla ex moglie, rispetto alla vedova, e' stata riconosciuta una quota maggiore indicata nella misura del 70%.

Corte di Cassazione sentenza n.23102 del 30 ottobre 2014

8. Anche se la delibera della giunta comunale che concede in gestione il servizio dei parcheggi ad una società è illegittima, le multe irrogate ai soggetti che parcheggiano senza esporre il relativo ticket sono valide. Le sanzioni possono essere annullate, infatti, soltanto se ad essere viziata è l'ordinanza sindacale con cui viene istituita l'area di parcheggio a pagamento.

È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione, nell'ordinanza n. 22793 del 27 ottobre scorso, pronunciandosi sul ricorso di una automobilista siciliana multata per non aver esposto sulla propria vettura il ticket del pagamento del parcheggio.

La donna eccepiva l'illegittimità della concessione alla società di gestione e le sue doglianze venivano ritenute fondate in entrambi i gradi di merito.

Ma il Comune di Siracusa ricorreva per Cassazione e i giudici di piazza Cavour gli davano ragione.

Corte di Cassazione sentenza n. 22793 del 27 ottobre del 2014

9. Addebito della separazione.

Questa e' una sentenza davvero singolare.

La Suprema Corte ha dato ragione ad una moglie, confermando la sentenza di appello, che chiedeva l'addebito della separazione nei confronti del marito perché lo stesso aveva donato oltre mezzo milione di euro in beni immobiliari al fratello.

E'stato dunque considerato sussistente il nesso causale tra intollerabilità della convivenza e comportamento addebitabile.

L'atteggiamento dell'uomo, di generosità nei confronti del fratello, e' stato però considerato come una violazione dell'obbligo di contribuzione di cui all'art. 143 c.c.

Corte di Cassazione  ordinanza  n. 23307 del 31 ottobre 2014

10. Risarcimento danni in seguito ad incidente stradale.

Quando ci si mette alla guida dell'auto o di un altro mezzo di trasporto, come un ciclomotore, e' necessario indossare le cinture o il casco proprio per evitare o limitare il più possibile danni alla persona . 

Spesso, in alcuni incidenti, l'automobilista o il motociclista coinvolto possono non avere ne' cintura ne' casco. In questo caso la compagnia assicurativa potrebbe non riconoscere il risarcimento del danno.

La Cassazione con questa sentenza precisa che: " se risulta che il conducente, nonostante le cinture o casco, avrebbe ugualmente riportato gli stessi danni fisici,  allora in questa ipotesi il risarcimento non può subire diminuzioni. "  

In questi casi sarà onere del danneggiante o della sua compagnia assicurativa dimostrare che il danno riportato dal danneggiato e' stato determinato in tutto o in parte per colpa dello stesso che non ha utilizzato le cinture o il casco.

Corte di Cassazione sentenza  n. 23148 del 31 ottobre 2014

11. Reato di evasione .

Risponde del reato di evasione(art. 385 c.p.)il tossicodipendente che in preda ad una crisi di astinenza si allontana dall' abitazione per recarsi dal medico. 

L'uomo aveva sostenuto che il padre aveva contattato il medico il quale però non si era attivato così lui si era visto costretto ad allontanarsi dall'abitazione per far fronte alla crisi di astinenza. Questa circostanza non è stata riconosciuta come causa di giustificazione dello stato di necessità . 

Corte di Cassazione sentenza n. 45068 del 30 ottobre 2014 

12. Infortunio del lavoratore.

Si può scivolare su una matita? Pare proprio di se, ne sa qualcosa la dipendente pubblica che durante l'orario di lavoro e' scivolata su una matita riportando gravi lesioni permanenti.

L'infortunio riportato dalla donna non è però stato indennizzato ai sensi del Dpr n.1124 del 1965(testo unico 

delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali).

Nella vicenda in argomento il rischio "connesso agli spostamenti spaziali, che incombe su chiunque si muova da un luogo all'altro" non e' stato considerato "maggiore" dall'attività lavorativa svolta dall'infortunata.

Corte di Cassazione sentenza n. 22280 del 21 Ottobre 2014. 

13. Gli escrementi del cane vanno sempre raccolti.

Il proprietario di un cane e ' sempre tenuto a pulire il giardino dove si trova il cane evitando che gli escrementi depositati possano determinare l'esalazione di cattivi odori. 

Nel caso di specie un proprietario di più cani e' stato condannato per il reato di "getto pericoloso di cose" (art.674 c.p.) perché non aveva provveduto ad eliminare gli escrementi dei suoi cani che, depositati per tanto tempo,  avevano emesso cattivi odori, al punto da nauseare i vicini. 

Corte di Cassazione sentenza n. 45230 del 3 novembre 2014

14. Fotocopiare un testo universitario e' reato.

Nel caso in argomento la Cassazione ha confermato la condanna di una donna nel cui esercizio commerciale erano stati ritrovati dalla Guardia di Finanza diversi testi universitari ed alcuni hard disk contenenti oltre 1000 testi e più di 100 dispense.

Dunque, quando le copie vengono fatte a scopo di lucro, come è' accaduto nell'ipotesi in questione,  

sussiste l'ipotesi di reato di cui all'articolo 171 ter  comma 2B della legge 633/41.

Corte di Cassazione sentenza n.44919 del 29 ottobre 2014 

15. Cantine e soffitte non vanno calcolate come superficie dell'abitazione.

Le cantine e le soffitte sono pertinenze del condominio dunque non vanno calcolate come superficie dell'abitazione al fine di ottenere il beneficio "prima casa" o la qualificazione come immobile  "di lusso. 

Con questo provvedimento la Corte di Cassazione ha smentito la precedente tesi sostenuta dall'Agenzia delle Entrate. 

Corte di Cassazione ordinanza n.23507 del 2014

16. Lavoratore licenziato perché sorpreso a fare sesso durante l'orario di lavoro.

Una bella poesia di Alda Merini recita così: "All'amore non si resiste

perché le mani vogliono possedere la bellezza

e non lasciare tramortite anni di silenzio.

Perché l'amore è vivere duemila sogni

fino al bacio sublime."

Sicuramente come scrive la nota poetessa all'amore non si può resistere ma spesso questo accade anche per il sesso decidendo magari di praticarlo in posti strani.

Attenzione però se si consuma un rapporto sessuale durante l'orario di lavoro il rischio e' il licenziamento per motivi disciplinari.

Questo è ciò che è accaduto ad un dipendente sorpreso mentre faceva sesso con un'altra collega sul posto di lavoro.

In questo caso il rapporto di fiducia con il datore di lavoro  e' stato incrinato perché durante l'orario di lavoro ci si è dedicati a "performance" che non erano previste nel contratto con l'azienda. - 

Corte di Cassazione sentenza 

n. 23378 del 3 novembre 2014.

17. Condomini condannati ai sensi dell'art. 388 c.p. perché non si sono attenuti ad un provvedimento del giudice civile.

Il Tribunale di Santa Maria Capua a Vetere ha condannato, ai sensi dell'art. 388 c.p., alcuni condomini perché non hanno rispettato un provvedimento emesso dal giudice civile.

Con il suddetto provvedimento il giudice aveva ordinato di non offrire all'interno degli spazi comuni ricovero, cibo ed acqua ai gatti randagi e di non lavare le proprie autovetture, o di soggetti amici, all'interno delle aree comuni.

Tribunale Santa Maria Capua a Vetere sentenza n. 2488 del 21 ottobre 2014

18. Diritto di visita del genitore non collocatario.

Il giudice prima di disporre che gli incontri tra padre e figli avvengano nella casa familiare deve prima provvedere ad ascoltare i minori. 

Nella vicenda in questione la Cassazione ha accolto il ricorso di una donna che aveva impugnato il provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Perugia, che aveva confermato il provvedimento di primo grado, con cui era stato 

stabilito che il marito, residente per metà del mese all'estero, potesse stare nell'immobile con i figli per dieci giorni al mese. 

Corte di Cassazione  ordinanza n. 23105 del 30 ottobre 2014

19. Truffa.

Una donna e' stata condannata per il reato di truffa per aver riscosso per 4 anni la pensione di guerra del marito defunto.

La donna si era difesa sostenendo che il Direttore dell'ufficio postale era a conoscenza dell'evento quindi avrebbe potuto rifiutarsi di corrispondere la pensione.

Dunque, sosteneva che il reato di truffa, che le era stato contestato, fosse impossibile.

Corte di Cassazione sentenza n. 45114 del 31 ottobre 2014

20Pagamento delle spese di giustizia.

Con questa sentenza la Suprema Corte ha precisato che il condannato non è tenuto a pagare le spese di giustizia anche se sia possessore di beni immobili, purché il possesso dei beni sia strettamente connesso a soddisfare le proprie esigenze vitali.

Dunque, in queste ipotesi deve essere concessa la remissione del debito.

Corte di Cassazione sentenza n. 45895 del 5 novembre 2014 

21. Donazione indiretta.

Non rientra nel regime di comunione legale dei coniugi, l'appartamento che uno dei coniugi ha acquistato durante il matrimonio, con rogito notarile, attraverso una donazione indiretta da parte del padre.

In parole semplici, va distinta l'ipotesi in cui un soggetto, in questo caso il genitore di uno dei coniugi, abbia erogato del danaro per l'acquisto di un immobile rispetto al caso di una donazione diretta di danaro.

Nel primo caso oggetto della donazione e' l'acquisto dell'immobile nel secondo caso l'oggetto della donazione e' l'erogazione del danaro. 

Dunque, il bene acquistato successivamente al matrimonio da uno dei coniugi in regime di comunione legale, è escluso da detto regime, ai sensi dell'art. 179 c.c.

Corte di Cassazione sentenza n. 14197 del 5 giugno 2013

NOTA: art.179 c.c.

Non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge:

a) i beni di cui prima del matrimonio, il coniuge era proprietario o rispetto ai quali era titolare di un diritto reale di godimento;

b) i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione  o successione, quando nell'atto di liberalità o nel testamento non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione;

c) i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori;

d) i beni che servono all'esercizio della professione del coniuge, tranne quelli destinati alla conduzione di una azienda facente  parte della comunione;

e) i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno nonché la pensione attinente alla perdita parziale o totale della capacità lavorativa (6);

f) i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto .

22. Rifiuto di atti di ufficio.

Risponde di questo reato anche  il medico che decida di non disporre il ricovero di un malato giunto al pronto soccorso in serie condizioni.

Il medico, dunque, non è immune da responsabilità anche se le regole ospedaliere sono differenti.

Dunque, nell'ipotesi di urgenza sostanziale il medico non può rimanere inerte.

Corte di Cassazione sentenza n. 45844 del 5 novembre 2014

NOTA: art. 328c.p. Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione.

Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

23. Mediazione delegata.

Con questa pronuncia il Tribunale di Firenze ha dichiarato improcedibile una opposizione  a decreto ingiuntivo perché le parti non si sono adoperate, ricorrendo alla mediazione delegata, che era stata disposta dal magistrato.

In buona sostanza l'aspetto innovativo, rispetto ad altri recenti provvedimenti,  sta nel fatto che l'improcedibilità non ha riguardato la domanda monitoria ma l'opposizione ad essa.

Tribunale di Firenze sentenza del 30 ottobre 2014

24. Diffamazione a mezzo stampa.

Non risponde del suddetto reato il giornalista che riporti le frasi, di spiccato contenuto diffamatorio, di un personaggio molto noto, nell'ambiente politico e sociale, nei confronti di un altro personaggio altrettanto noto. 

Corte di Cassazione sentenza n. 28502 del luglio 2013 

25. Auto in prestito.

Il Ministero dell'Interno con una circolare ha stabilito che non commette alcuna irregolarità chi utilizza saltuariamente un veicolo intestato a terzi messo a disposizione dal proprietario a titolo di liberalità. 

Non sono, dunque,  previste le annotazioni, sul libretto di circolazione,  in ambito familiare, di conseguenza e' previsto l'uso promiscuo dei mezzi anche tra parenti non conviventi. 

Ad ogni buon conto,  l'omessa annotazione poi potrà essere contestata solo all'avente causa e non all'eventuale conducente occasionale.

Si ricorda, altresì, che dal 3 novembre è in vigore l'obbligo di effettuare una comunicazione tempestiva alla motorizzazione (entro 30 giorni) quando viene modificata la tracciabilità dei veicoli. 

Ministero dell'Interno circolare n. 300/a/7812/14/106/16 del 31 ottobre 2014. 

26. Sottrazione di minori.

Risponde del reato di sottrazione di minore la madre che, insieme alla nonna, durante il procedimento di separazione si allontana dallo Stato di residenza, recandosi in Germania con i figli che erano stato affidati al padre.

Corte di cassazione sentenza n. 45266 del 3 novembre 2014 n. 45266

27. Pannello solare abbagliante.

Se il pannello solare emette delle "immissioni luminose nocive" può essere ruotato per impedire che abbagli il vicinato.

Nel caso di specie i pannelli solari emettevano un riverbero di luce così forte che alcuni vicini erano costretti a tenere chiuse le persiane per evitare l'abbagliamento, così la società che gestiva l'impianto ha dovuto modificare l'inclinazione dei pannelli.

Questa e' stata la decisone presa dal Tribunale di Perugia che, in seguito ad una consulenza d'ufficio con cui era stata verificata la presenza di un notevole effetto di riflessione luminosa per svariate ore al giorno, ha chiesto che fosse ruotato il pannello solare abbagliante perché questa e' una ipotesi contemplata nell'art. 844c.c. "Immissioni" che in buona sostanza  pone divieto di immissioni per il quale è interdetta al proprietario di un fondo la possibilità di determinare immissioni nel fondo del vicino se superano la normale tollerabilità o per converso nell'accezione positiva il proprietario di un fondo può dar corso ad immissioni nella proprietà del vicino solamente a condizione che rientrino nella normale tollerabilità.

Tribunale di Perugia ordinanza n. 4291 del 14 ottobre 2014 

28. Appalto.

L'impresa che intenda partecipare alla gara per l'aggiudicazione di un appalto deve necessariamente allegare anche la dichiarazione che attesti l'assenza di procedimenti o di condanne penali a carico del direttore tecnico.

In caso contrario viene esclusa dalla gara e questa omissione non può neppure essere rettificata in un secondo momento.

Corte Ue causa C-42/13 sentenza del 06 novembre

29. Consegna tardiva dell'immobile locato.

Il danno economico determinato dalla tardiva consegna dell'immobile va risarcito al locatore; il giudice valuterà questo danno effettuando una valutazione prognostica ex ante cioè in base a questa valutazione deve valutare se, in mancanza di ritardo, il proprietario dell'immobile avrebbe concluso l'affare.

Corte di Cassazione sentenza n. 22353 del 22 ottobre 2014

30. Licenziamento e rideterminazione dell'assegno.

Nel caso in cui il coniuge obbligato al mantenimento del coniuge, redditualmente  debole, venga licenziato può tranquillamente chiedere la revisione dell'assegno di mantenimento; questo e' un motivo importante per chiedere che vengano rideterminati gli obblighi economici.

Corte di Cassazione sentenza n. 21670 del 14 ottobre 2014

31. Tribunale di Frosinone: assolto dal reato di evasione un uomo allontanatosi da casa ​per andare a mangiare dal vicino.

La sua abitazione era priva di gas.

In conclusione a parere del GOT l'azione posta in essere dall'imputato era priva dell'elemento psicologico del reato perché l'unico motivo che aveva spinto l'uomo ad allontanarsi da casa era legato alla necessità di cucinare al fine di sostentarsi e l'impossibilità di cucinare in quanto la propria abitazione era priva di gas. 

L'uomo è' stato, quindi, assolto ai sensi dell'art. 530, II comma c.p.p. perché il fatto non sussiste.

Tribunale di Frosinone provvedimento del settembre 2014 emesso dal GOT avv. Daniela Possenti(articolo con allegato il provvedimento all'interno di Studio Cataldi)

32. Arresti domiciliari.

Con questa sentenza la Corte di Cassazione precisa che l'indagato, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, può scrivere una lettera per tutelare i propri interessi.

Nella vicenda in questione, il Tribunale di Bologna aveva ritenuto che si fosse integrata la violazione della prescrizione accessoria del divieto di comunicare con terzi, perché l'indagato aveva scritto una lettera raccomandata affidando la spedizione della stessa ad una persona autorizzata dal giudice a frequentarlo.

Ad avviso della Suprema Corte, invece, l'indagato se è stato autorizzato a comunicare con terze persone diverse da quelle che coabitano o lo assistono può tranquillamente compiere atti giuridici come ad esempio rilasciare atti di procura così come previsto dall'art.1392 c.c.

Corte di Cassazione sentenza n. 41120 del 2014

33. Esame avvocato.

Secondo questa sentenza del Tar Campania la valutazione degli elaborati scritti, durante l'esame di abilitazione alla professione forense, fatta dai commissari in maniera rapida non comporta un vizio funzionale.

Ciò significa che il voto numerico attribuito alle prove scritte sintetizza il giudizio tecnico-discrezionale degli esaminatori, dunque, il voto numerico e' sufficiente, senza che la commissione faccia altri chiarimenti soprattutto quando il voto e' particolarmente basso, tipo un punteggio totale di 84 mentre il minimo e' 90.

Tar Campania sent. n. 5597 del 2014

34. Furto d'auto.

Risponde del furto di auto la società che gestisce un garage che riconsegna l'auto ad una terza persona che si presenta per ritirarla esibendo, però,  un tagliando contraffatto di ritiro.

Il depositario non può giustificarsi sostenendo di aver usato la diligenza del buon padre di famiglia deve invece provare che l'inadempimento sia derivato da causa a lui non imputabile.

Corte di cassazione sentenza n. 22807 del  28 ottobre 2014 

35. Albero sulla strada.

Se cade sulla strada un albero piantato nella proprietà di un terzo, l'Anas risponde dei danni provocati all'automobilista dalla caduta dell'albero.

In questi casi, infatti, l'ente gestore della rete stradale ed autostradale deve vigilare sulla presenza di situazioni di pericolo e deve poi attivarsi per rimuoverle, sospendendo, se è il caso, anche la circolazione dei mezzi.

Corte di Cassazione sentenza n. 22330 del 22 ottobre 2014

36. Anche il giovane disoccupato ha diritto al risarcimento per perdita della capacità lavorativa.

La Corte di Appello di Lecce non aveva riconosciuto nei confronti di un giovane disoccupato, rimasto gravemente danneggiato in un incidente stradale, il risarcimento per  la perdita della capacità lavorativa.

La Corte territoriale leccese escludeva il riconoscimento di questa voce di danno perché all'epoca dei fatti il giovane era disoccupato. 

La Corte di Cassazione, invece, ha sostenuto che per il riconoscimento del danno in questione non è necessario fornire la prova di quello che sarebbe stato il lavoro futuro.

Nel caso in oggetto il ragazzo, all'epoca dei fatti era un ventenne, aveva subito una menomazione psicofisica del 70% di invalidità, di conseguenza, le chances di competizione lavorativa futura della giovane vittima risultavano inevitabilmente compromesse.

Per queste ragioni e' stata giustificata "la liquidazione equitativa del lucro cessante tenendo conto dell'effetto permanente del pregiudizio e della sua gravità obiettiva". 

Corte di Cassazione sentenza n. 23791 del 7 Novembre 2014. 

Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto

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