Con un decreto legge approvato il 29 aprile, il Consiglio dei Ministri accoglie le istanze dell'avvocatura e "dimezza" le udienze da remoto, in particolare in ambito penale

di Lucia Izzo - Cambiano nuovamente le regole sul processo "da casa". Dopo le furiose critiche sollevate soprattutto dagli avvocati, è stato ritoccato il pacchetto di misure fortemente contestato a seguito dell'approvazione definitiva della legge di conversione del D.L. Cura Italia (v. Decreto cura Italia: il processo 'da casa' è legge).

Processo da casa: i "ritocchi" in un dl

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Per porre un freno all'ostilità dell'avvocatura sull'estensione pressoché illimitata delle udienze, sia civili che penali, da remoto, nella giornata di ieri, 29 aprile 2020, il Consiglio dei Ministri ha corretto il tiro approvando un decreto legge che ha recato disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile.

Il provvedimento, inoltre, si è occupato della riforma delle intercettazioni e della disciplina della nuova app Immuni, in particolare relativamente al profilo della tutela dei dati personali nel tracciamento dei contatti e dei contagi da COVID-19.

Procedimenti penali

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Come noto, il comma 12-bis del D.L. Cura Italia ha autorizzato (dal 9 marzo al 30 giugno) lo svolgimento con collegamento da remoto delle udienze penali che non richiedono la presenza di soggetti diversi da PM, parti e difensori, ausiliari del giudice, polizia giudiziaria, interpreti consulenti e periti.


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Per correggere il tiro, il D.L. recentemente approvato prevede che le disposizioni in argomento non si applicano, salvo che le parti vi acconsentano, alle udienze di discussione finale, in pubblica udienza o in camera di consiglio e a quelle nelle quali devono essere esaminati testimoni, parti, consulenti o periti.

Anche nei procedimenti penali in Cassazione si, anziché la trattazione dei ricorsi con modalità da remoto, possa essere richiesta la discussione orale non più dal solo ricorrente, come previsto in precedenza, ma in generale da una delle parti private o dal procuratore generale.

Procedimenti civili

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Quanto ai procedimenti civili, il Cura Italia ha previsto, tra le misure organizzative che i capi degli uffici giudiziari possono adottare per contrastare l'emergenza epidemiologica, la possibilità di svolgere mediante collegamenti da remoto le udienze civili che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori, dalle parti e dagli ausiliari del giudice, anche se finalizzate all'assunzione di informazioni presso la Pubblica Amministrazione.

Tuttavia, il D.L. legge approvato nella giornata di ieri prevede che lo svolgimento dell'udienza debba, in ogni caso, avvenire "con la presenza del giudice nell'ufficio giudiziario", oltre che con le già menzionate "modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione delle parti".

"La esclusione dalla celebrazione del processo penale da remoto della intera istruttoria dibattimentale, delle discussioni e delle conseguenti camere di consiglio, rappresenta un ripensamento decisivo del quale occorre dare atto alla maggioranza di Governo ed al Ministro di Giustizia." dichiara la Giunta dell'UCPI.

Deposito telematico uffici PM

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Fino al 31 luglio presso ciascun ufficio del pubblico ministero che ne faccia richiesta, è autorizzato il deposito telematico di memorie, documenti, richieste e istanze successive all'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria sono autorizzati a comunicare al pm atti e documenti in modalità telematica.

Sino al 31 luglio 2020, presso ciascun ufficio del pubblico ministero che ne faccia richiesta, è autorizzato il deposito con modalità telematica di memorie, documenti, richieste e istanze successive all'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Allo stesso modo, viene consentito anche agli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria di comunicare al P.M. atti e documenti in modalità telematica.Si attendono sul punto decreti del Ministro della giustizia e provvedimenti del DGSIA.

Scarica pdf bozza decreto legge 29.4.2020

Foto: 123rf.com
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