L'app del Governo calcola un notevole risparmio ma per contro le statistiche parlano di stangate di oltre 550 euro a famiglia

di Marina Crisafi - Da una parte c'è il "Risparmiometro", la nuova "trovata" di premier e compagni che consente agli italiani di calcolare quanto si risparmierà grazie soprattutto alle misure introdotte dalla legge di Stabilità 2016. Dall'altra ci sono le statistiche, che sostengono che il prossimo anno arriverà una vera e propria stangata a famiglia pari a 551 euro.

Insomma dove sta la verità? Come sempre … nel mezzo.

Se è vero, infatti, che a partire dal prossimo anno, non si pagheranno più Imu

e Tasi sulla prima casa, arriveranno vari bonus (per diciottenni, forze dell'ordine, ecc.), il canone Rai sarà ridotto, e via discorrendo, è anche vero che l'app Risparmiometro ricalca soltanto le riforme del Governo. Peccato però che le voci del "quiz" non tengono conto degli aumenti continui delle tasse da parte degli enti locali, del fatto che i vari bonus introdotti (dai mobili ai neomaggiorenni, ecc.) non sono strutturali ma sperimentali e che comunque non sarebbero in grado di ristabilire un equilibrio posto che è da anni che contratti e stipendi di tante categorie sono bloccati.

Tant'è vero che, come evidenziato dai dati di Federconsumatori e Adusbef, neanche le tredicesime bastano più e ritornano nelle casse dell'erario sotto forma di imposte (leggi: "Arrivano le tredicesime ma saranno usate per le tasse") e che, complice l'inflazione, prezzi e tariffe continuano a crescere.

Secondo l'indagine del Codacons, infatti, per il nuovo anno, a fronte di una Rc auto più leggera (- 12 euro), di un canone Rai scontato (100 euro in luogo di 113,5), di un risparmio medio di 194 euro a famiglia per l'eliminazione della Tasi sulla prima casa e di una riduzione sul costo dei carburanti (-68 euro sempre che le quotazioni del petrolio rispettino le previsioni degli analisti), è in arrivo una vera e propria stangata di oltre 550 euro a famiglia.

In particolare, aumenti sui pedaggi autostradali (+27 euro), trasporti (+ 44 euro) e soprattutto spesa alimentare (189 euro in più), porteranno le famiglie a spendere 298 euro in più rispetto allo scorso anno per l'effetto della crescita dei prezzi al dettaglio. A crescere saranno anche le tariffe per i servizi idrici e la raccolta dei rifiuti (+137 euro a famiglia su base annua), per non parlare delle bollette che, se da un lato scenderanno per via del ribasso delle quotazioni internazionali del petrolio, dall'altro saliranno a causa del nuovo sistema tariffario delle bollette elettriche varato da parte dell'Authority per l'Energia.

In definitiva, quindi, le famiglie italiane anziché risparmiare pagheranno di più rispetto al 2015?

La verità, aldilà di app e statistiche, potrà essere appurata in ogni caso nei prossimi 365 giorni. Intanto, chi vuole "giocare" col Risparmiometro, può farlo qui.



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