I casi in cui il cittadino può andare davanti al giudice o ad altre autorità e difendere i suoi diritti senza la difesa dell'avvocato

Eccezioni al patrocinio obbligatorio dell'avvocato

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L'avvocato è una figura fondamentale per il funzionamento del sistema giustizia. Il diritto di difesa è infatti contemplato dal secondo comma dell'art 24, che così dispone "La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento."

Il legale è quindi la figura di riferimento a cui ricorrere ogni volta che si ha bisogno anche solo di un consiglio giuridico. La sua assistenza e la sua preparazione in determinati casi sono obbligatorie. Ci sono in effetti situazioni talmente complesse e intricate dal punto di vista giuridico che è impossibile fare a meno di questo professionista.

A queste però si affiancano situazioni più semplici, che prevedono anche meno formalità da rispettare, in cui è possibile andare da soli davanti a un giudice o a un soggetto che ha funzione di mediare gli interessi delle parti. Vediamo in questo articolo in quali casi è possibile fare a meno dell'assistenza dell'avvocato in giudizio

Lettere di diffida e messa in mora

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Per scrivere una lettera di diffida o di messa in mora non è necessario ricorrere a un avvocato, anche se il più delle volte, l'assistenza di un professionista nella fase che precede un eventuale giudizio, può essere non solo più incisiva, ma decisiva.

Ci si può tuttavia cimentare nel redigere una lettera nei confronti del vicino rumoroso intimandogli di fare meno confusione la sera tardi, o una missiva con cui si mette in mora un soggetto che ha un debito nei nostri confronti, ricordandosi però che, per avere valore probatorio nell'eventuale e successivo giudizio, è necessario spedirlo nella forma della raccomandata con ricevuta di ritorno o via pec.

Contratti e testamenti

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I contratti sono redatti, spesso e volentieri, con eccessiva leggerezza. La redazione di un contratto non è certo una competenza esclusiva dell'avvocato, credere però che in un accordo, non si possano nascondere delle insidie, è errato. È quindi bene affidarsi alla propria conoscenza solo se si vogliono stipulare contratti relativi a impegni, anche monetari, di scarso valore.

Il testamento, proprio per la sua natura di atto unilaterale e recettizio di natura personalissima può essere redatto da chiunque abbia la capacità di testare, visto che con lo stesso si dispone dei propri beni e della loro destinazione dopo il decesso. Anche in questo caso però, se il patrimonio del testatore è consistente e ci sono diversi famigliari che concorrono all'eredità è sempre bene rivolgersi a un legale per non rischiare di ledere i diritti di qualcuno dei successori e d'inserire nel testamento le giuste disposizioni di carattere patrimoniale e non patrimoniale.

Mediazioni per le controversie in materia di utenze

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Se per alcuni tipi di mediazione è necessaria la presenza dell'avvocato, non lo è per le mediazioni che riguardano le controversie conto le compagnie elettriche, del gas e del telefono. Per le prime due la procedura di conciliazione deve essere attivata tramite il servizio di conciliazione ARERA, mentre se i problemi riguardano il rapporto con una compagnia telefonica, il servizio per la conciliazione da attivare è quello dei Co.re.com presenti sul territorio.

Conciliazioni davanti all'arbitro bancario e finanziario

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Negli ultimi anni i titolari di conti correnti, si sono informati e attivati, soprattutto per contestare in particolare l'applicazione di tassi usurari ai prestiti loro erogati. Attorno a questo sono sorte società e associazioni che forniscono assistenza in materia. In realtà, se si agisce contro un istituto di credito, lo si può fare da soli, rivolgendosi all Arbitro bancario e finanziario. Questo procedimento, come quello visto per le utenze, è finalizzato a concludersi con una conciliazione e non è necessaria l'assistenza dell'avvocato.

Cause dal giudice di Pace fino a 1100 euro e multe stradali

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Non viene richiesta l'assistenza obbligatoria dell'avvocato nelle cause e le procedure d'ingiunzione che si svolgono davanti al Giudice di Pace se hanno un valore che non supera i 1.100 euro.

A stabilirlo è l'art 82 c.p.c che disciplina il patrocinio e che al comma 1 dispone proprio che "Davanti al giudice di pace le parti possono stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede euro 1.100."

Si può andare da soli davanti al Giudice di Pace da anche quando si prende una multa per la violazione di qualche regola del Codice della Strada, che tra l'altro disciplina proprio il procedimento davanti al Giudice di Pace in questi casi.

Cause contro il Fisco fino a 3000 euro

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Limite di valore di 3000 euro invece per le azioni contro il fisco, che si possono intraprendere senza il patrocinio di un avvocato. In questo caso la competenza delle controversie è distribuita tra le Commissioni Tributarie provinciali, che fungono da giudici di prima istanza e le Commissioni Tributarie regionali, innanzi alle quali si possono impugnare le decisioni di primo grado. In genere si attivano questi procedimenti per contestare cartelle esattoriali o accertamenti fiscali.

Denunce contro il datore all'Ispettorato del lavoro

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L'INPS e l'Ispettorato del lavoro raccolgono invece le denunce dei dipendenti nei confronti dei loro datori di lavoro. La presenza dell'avvocato non è richiesta né quando si presenta la denuncia né nella successiva udienza in cui il datore e il dipendente devono presenziare per accertare i fatti denunciati e addivenire, possibilmente, a una conciliazione.

Fase sommaria della procedura di sfratto

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Il conduttore che non paga i canoni di locazione al locatore e che viene citato in tribunale per la procedura di sfratto per morosità, può presentarsi personalmente all'udienza, senza l'assistenza di un difensore, solo nella fase sommaria del procedimento che riguarda la convalida dello sfratto.

L'assistenza di un avvocato diventa invece obbligatoria se il conduttore si oppone allo sfratto, perché con l'opposizione si apre la fase ordinaria del procedimento, che consiste in una causa vera e propria.

Cause di valore non superiore a 129,11 euro

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L'assistenza dell'avvocato non è necessaria neppure quando ci si deve difendere o si vuole agire in veste di attori per far valere i propri diritti, nelle cause di lavoro, previdenza, locazione, comodato e affitto di aziende.

Ricorso per la nomina dell'amministratore di sostegno

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Quando si ha la necessità di rivolgersi al Giudice per la nomina di un amministratore di sostegno, perché si ha un parente in una condizione di fragilità che necessita di questa figura, non è necessaria l'assistenza di un avvocato.

Accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario

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Quando muore ad esempio un genitore e si viene chiamati ad accettare un'eredità, se ci si vuole tutelare, accettando con beneficio d'inventario, non è necessaria l'assistenza del legale. È sufficiente infatti rendere tale dichiarazione al cancelliere del Tribunale adibito a tale funzione.

Controversie in materia amministrativa

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In alcuni casi, anche nel processo amministrativo, il cittadino può stare in stare in giudizio senza avvocato. Si tratta in particolare di controversie che insorgono con la pubblica amministrazione nelle seguenti materie:

  • accesso e trasparenza amministrativa;
  • materia elettorale;
  • giudizi in cui si controverte del diritto dei cittadini dell'UE e dei loro familiari di circolare soggiornare nel territorio dei vari Stati membri.


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