Pubblicate le linee guida dell'Aran sul pubblico impiego

di Marina Crisafi - I dipendenti pubblici possono essere richiamati mentre sono in villeggiatura, previo rimborso del viaggio da parte dell'amministrazione. Ma non solo. Ferie e malattia non possono essere utilizzati ad ore, per entrare dopo o uscire prima dal lavoro, bensì solo a giornata. Quella che è stata già ribattezzata come una "stretta" sugli statali, arriva dall'Aran, l'agenzia che rappresenta il governo per il pubblico impiego, che ha pubblicato le linee guida in materia al fine di offrire uno strumento agevole di consultazione per tutte le amministrazioni.

Regole che valgono per tutti, dai ministeriali agli insegnanti per intenderci e che, ammette il presidente dell'agenzia Sergio Gasparrini, rappresentano delle indicazioni operative che ricalcano le "istruzioni riportate nelle nostre raccolte sistematiche ai quesiti e che si rifanno ad orientamenti consolidati negli anni".

Non si tratta dunque, a detta dell'Aran, di un cambiamento interpretativo ma solo di fissare dei punti fermi in una materia, quella delle assenze, al momento sotto la luce dei riflettori (visto anche il decreto di recente emanazione sui furbetti del cartellino) anche in vista dell'arrivo dell'estate.

Così, norme, contratti e giurisprudenza alla mano, l'Agenzia ha sciolto dubbi, settore per settore, su quanto è lecito e quanto non lo è, indicando tetti e vincoli in fatto di assenze. Le vere novità invece stanno per arrivare e sono contenute nel testo unico per il pubblico impiego che dovrebbe vedere la luce entro l'anno.

Ecco i vari chiarimenti:

Ferie e malattia non sono ad ore

Se spacchettare ferie e malattia in ore è stata sempre una questione dibattuta, l'Aran chiarisce che invece è vietato.

Sono "a giornata" e quindi non frazionabili. Di conseguenza, avvisa l'Agenzia, chi vorrebbe smezzare la giornata (ad esempio, partendo la sera), non può farlo. Idem per le malattie, anche se nei mesi scorsi si era parlato di permettere la ricaduta dei permessi ad ore per le visite specialistiche sotto la voce "malattia". Ad oggi è, dunque, escluso, anche se il discorso potrebbe essere ripreso.

Ritorno "forzato" dalle vacanze

Quanto alle ferie, non ci sono dubbi invece sul fatto che l'amministrazione possa richiamare il lavoratore mentre si trova in vacanza, al mare o in montagna, "per oggettive e prevalenti necessità organizzative". In tal caso, però, scatta il "risarcimento". Il lavoratore, infatti, "ha diritto al rimborso delle spese documentate di viaggio" chiarisce l'Aran.

Non si rinvengono invece disposizioni, legislative o contrattuali, "ostative alla fruizione delle ferie successivamente ad un'assenza per malattia e, quindi, senza la ripresa del servizio" specifica l'Agenzia. In ogni caso, il via libera sulle ferie è sempre rimesso al capo.

Lecito anche sospendere le ferie per malattia ma sempre e solo dietro adeguata documentazione.

Niente malattia per l'attività sindacale

Replicando a un quesito posto dal personale della Sanità, inoltre, l'Aran ha chiarito che la malattia non può essere utilizzata per attività sindacale. La stessa appare "incompatibile - infatti sottolinea l'agenzia - con il riposo psico-fisico necessario ad una rapida ripresa della prestazione lavorativa".

Per cui, occorre ricorrere per chi ne ha necessità a permessi ad hoc.

Permessi legge 104

Quanto alla legge 104, l'Aran precisa, infine, che, salvo specifiche situazioni, non possono essere convertite le ferie già fruite nei tre giorni di permessi per assistenza ai familiari portatori di handicap.

A differenza della malattia, inoltre, i permessi ex lege 104 non possono essere presi nel mezzo delle ferie.

Sul punto, si ricorda, di recente era intervenuto il ministero del lavoro con l'interpello n. 20/2016, in risposta all'apposita istanza formulata dalla Cgil, affermando che il datore di lavoro non può mai negare al dipendente i permessi retribuiti richiesti ai sensi della legge 104 per assistere un familiare disabile, neanche durante il periodo di ferie programmate (leggi in merito: "Permessi 104: il datore non può negarli durante le ferie ma può verificare se possono essere rinviati").

La fruizione dei permessi, dunque, a detta del ministero sospenderebbe "il godimento delle ferie" che andrebbero ricollocate in un diverso periodo, previo accordo con il datore di lavoro. Rimane ferma, comunque, la possibilità per il datore di verificare che l'assistenza non possa essere differita.

Il testo unico

Sui vari fronti chiariti dall'Aran, in ogni caso si muove il Testo Unico sul pubblico impiego, parte della riforma della P.A., e atteso entro l'anno.

In accordo con quanto stabilito dalle linee guida dell'Aran e con la recente stretta sui furbetti del cartellino, il progetto su cui l'esecutivo è al lavoro è quello di creare una sorta di polo unico della medicina fiscale, al fine di contrastare il fenomeno delle finte malattie e comunque la piaga dell'assenteismo che colpisce i diversi settori dell'apparato statale.

Le linee guida

Qui sul sito dell'Aran sono disponibili in pdf le linee guida rilasciate dall'Agenzia, che contengono in forma organica tutte le raccolte sistematiche degli orientamenti degli ultimi anni e delle varie prassi applicative, suddivise per comparto (agenzie fiscali, ministeri, sanità, scuola, università, regioni, enti pubblici, ecc.) e tipologia di assenze (malattia, infortuni sul lavoro, causa di servizio, ferie).


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