I clienti potranno segnalare al Fisco i commercianti che rifiutano di acquisire i codici lotteria. Il rischio è che il sistema di segnalazione si tramuti in una vera e propria delazione fiscale

di Lucia Izzo - La Lotteria degli scontrini è ai blocchi di partenza. Il decreto fiscale (D.L. 124/019, conv. in legge 157/2019) ha posticipato l'istituzione della lotteria dal 1° gennaio al 1° luglio 2020, innovando sotto diversi aspetti la disciplina di questa "estrazione a premi" che punta a contrastare l'evasione fiscale e la mancata fatturazione dei pagamenti coinvolgendo in prima persona i consumatori.


Per approfondimenti Lotteria degli scontrini: la guida

Lotteria scontrini: come funziona

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In parole semplici, i contribuenti (persone fisiche maggiorenni e residenti in Italia) che effettuano acquisti di beni o servizi presso esercenti, fuori dall'esercizio di attività d'impresa, arte o professione, potranno partecipare all'estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di una lotteria nazionale.


Per partecipare sarà necessario comunicare all'esercente, al momento dell'acquisto, un apposito "codice lotteria" da scaricare da un Portale Lotteria che verrà appositamente predisposto (per definire precisamente tali aspetti si attende un apposito decreto attuativo).

Segnalabili gli esercenti che rifiutano i Codici lotteria

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L'esercente si occuperà di trasmettere all'Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione, affinché tali dati possano essere utilizzati per l'estrazione a premi. Ma cosa accade qualora il commerciante rifiuti di acquisire o trasmettere il codice lotteria e i dati della transazione?


In un primo momento, il decreto legge

aveva introdotto delle sanzioni amministrative, da 100 e fino a 500 euro, per gli esercenti che, ai fini della partecipazione del contribuente alla lotteria degli scontrini, avessero rifiutato il codice fiscale del contribuente o non avessero trasmesso i dati della prestazione o cessione, escludendo in tal caso le disposizioni di favore previste per il concorso di violazioni tributarie.


Tale sistema è stato definitivamente abbandonato nel corso dell'esame del D.L. 124/2019 in Parlamento per la conversione e sostituito da uno schema alternativo che prevede il diretto coinvolgimento dei consumatori.


In sostanza, prevede ora il testo convertito definitivamente in legge, saranno direttamente i clienti a poter segnalare telematicamente alle autorità fiscali, attraverso una apposita sezione presente Portale Lotteria, la circostanza che l'esercente, al momento dell'acquisto, abbia rifiutato di acquisire il codice lotteria.

Segnalazione esercenti utilizzate dal Fisco

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Questa innovazione rischia di tramutarsi in una vera e propria "delazione fiscale" che potrà mettere gli esercenti in cattiva luce dal punto di vista fiscale, al punto da ritenerli "contribuenti fiscalmente a rischio".


Le segnalazioni, precisa il testo del decreto, saranno infatti utilizzate dall'Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza per le analisi del rischio di evasione effettuate ai sensi delle disposizioni contenute dal decreto legge n. 201 del 2011.


In sostanza, dalle segnalazioni dei clienti inerenti la lotteria degli scontrini, potranno potenzialmente scaturire precedenti negativi per gli esercenti che saranno esposti a rischio controlli e a un abbassamento del rating fiscale.

Segnalazione esercenti: rischio delazione fiscale

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I commercianti che per vari motivi non hanno inserito il codice, non necessariamente a seguito di un esplicito rifiuto (si pensi, ad esempio a causa del sovraffollamento del negozio), potrebbero vedersi a loro insaputa oggetto di segnalazione da parte dei contribuenti. A questi ultimi, infatti, non sembra allo stato attuale richiedersi molto più di un mero accesso alla sezione dedicata nella piattaforma online o una procedura complessa per la segnalazione.


Non va inoltre dimenticato che, nonostante il (possibile) rifiuto dell'inserimento del codice lotteria, il commerciante non risulta avere di fatto evaso alcuna imposta poiché lo scontrino è stato regolarmente emesso e il suo importo concorre al calcolo del volumi d'affari e dei ricavi ai fini IVA e di altre imposte.


Il cliente potrebbe dunque ritrovarsi tra le mani uno strumento pericoloso e "ritorsivo" con cui far ricadere sotto la lente del Fisco gli esercenti a loro insaputa, scatenando segnalazioni a tappeto che si tramutano in delazioni fiscali.


Si pensi all'utilizzo della "segnalazione", ad esempio, contro commercianti a cui neppure potrebbe essere stata richiesta la partecipazione alla lotteria, essendo il cliente mosso da altri intenti (eventuali contrasti pregressi con il commerciante, delusione, concorrenza, e così via) tali per cui desidera far scattare eventuali controlli fiscali. Solo successivi provvedimenti potranno risolvere tali dubbi e preoccupazioni, recando opportune accortezze volte ad evitare una possibile attività di "delazione" tout court.


Foto: Agenzia Entrate
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