L'Imu è un'imposta riscossa dai Comuni che colpisce la componente immobiliare del patrimonio, ma che a determinate condizioni non è dovuta sulle prime case

Imu: quando si paga

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Il presupposto per il pagamento dell'IMU è il possesso di un bene immobile, inteso come abitazione, pertinenza o terreno agricolo. Ciò significa che soggetto passivo del tributo è il suo proprietario o il titolare di altro diritto reale, come usufrutto, uso, abitazione, superficie ed enfiteusi.

Sono, altresì, tenuti al pagamento dell'IMU il coniuge separato o divorziato a cui sia stato assegnato l'immobile, l'utilizzatore nel leasing finanziario e i titolari di concessione demaniale.

Imu prima casa: quando spetta l'esenzione

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La Legge di Stabilità 2016 ha disposto che l'IMU non va pagata sull'abitazione principale, a meno che non si tratti di immobile di lusso. Tale disposizione è rimasta inalterata con le successive leggi di bilancio.

Per effetto di tale previsione, non paga l'IMU il possessore dell'immobile che vi abiti abitualmente insieme al proprio nucleo familiare. Più nello specifico, la legge richiede che, per poter essere considerato prima casa, l'immobile deve rappresentare sia la dimora abituale che la residenza anagrafica del nucleo familiare.

In caso contrario, e cioè se parte dei componenti il nucleo familiare

(ad esempio uno dei due coniugi) abbia dimora o residenza in un altro immobile dello stesso comune, l'esenzione IMU prima casa potrà essere fatta valere con riferimento ad un solo immobile. La soluzione è differente se gli immobili si trovano in comuni diversi: come chiarito da una nota ministeriale del 2012, in tal caso l'esenzione vale per entrambi gli immobili.

Va segnalato che anche il coniuge separato assegnatario dell'immobile gode dell'esenzione IMU prima casa.

Pertinenze, terreni e altri casi di esenzione

Seguono il regime di esenzione dall'imposta anche le pertinenze della prima casa, nella misura di massimo una per categoria. In altre parole, possono essere esenti dal pagamento IMU al massimo tre pertinenze, di cui una di categoria C/2 (ad esempio una cantina), una C/6 (box auto) e una C/7 (tettoia).

L'esenzione è prevista anche se la pertinenza è iscritta in catasto insieme all'abitazione principale. In caso di più pertinenze della stessa categoria, è il soggetto destinatario dell'imposta a scegliere su quale di queste far valere l'agevolazione.

I terreni sono esenti dall'IMU se situati in zone montane o di collina e, in ogni caso, se posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli di professione.

Sono, inoltre, esclusi dal pagamento dell'imposta le case popolari IACP e gli immobili indivisi delle cooperative edilizie, così come gli immobili non ancora venduti dall'impresa costruttrice.

Imu prima casa 2020

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Nel 2020, l'Imu è stata sostituita dalla cd. nuova Imu, che raccoglie in sé sia la vecchia Imu che la Tasi.

Le modifiche, sostanzialmente, riguardano:

  • l'aumento dell'aliquota base (dal 7,6 per mille all'8,6 per mille),
  • l'ampliamento dei poteri dei sindaci di applicare aliquote differenti,
  • l'aumento dell'aliquota standard per le ville e le abitazioni signorili (dal 4 per mille al 5 per mille),
  • il pagamento di tutta l'imposta da parte dei proprietari di casa, senza alcuna compartecipazione degli eventuali inquilini,
  • la possibilità di portare in deduzione l'Imu sugli immobili strumentali per il 50% per il 2019 e per il 60% per il 2020 e il 2021,
  • la possibilità di eseguire i versamenti tramite modello F24, PagoPA o bollettino postale.

I benefici riconosciuti con riferimento alle prime case, quindi, rimangono invariati e i proprietari immobiliari potranno continuare a godere delle medesime esenzioni previste già negli scorsi anni.

Le altre agevolazioni

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Come detto, la prima casa risulta esente da IMU solo se non si tratta di abitazione di lusso, ma anche per quest'ultimo tipo di immobili (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) vi sono delle agevolazioni, e in particolare una detrazione pari a 200 euro.

Gli immobili locati a canone concordato, invece, godono di un'aliquota ridotta al 75%.

Gli immobili concessi in comodato gratuito ai figli, con contratto registrato, godono di uno sconto pari al 50% dell'imposta dovuta, sempre che si tratti di abitazione principale per il comodatario e che il comodante risieda nello stesso comune e non sia proprietario di ulteriori immobili.

La base imponibile è calcolata al 50% in caso di fabbricati inagibili o di beni immobili di interesse storico o artistico.

I Comuni possono inoltre stabilire di estendere le agevolazioni prima casa agli immobili non locati di proprietà di soggetti anziani o con disabilità ricoverati in strutture di accoglienza.

Come si paga l'Imu

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Come accennato, laddove dovuta, l'imposta può essere pagata con bollettino postale, con il modello F24 o tramite pago PA.

Il pagamento avviene in due rate: una con scadenza 16 giugno (acconto pari alla metà di quanto pagato l'anno precedente) e l'altra con scadenza 16 dicembre (saldo).

Calcolo Imu

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Per sapere a quanto ammonta l'Imu eventualmente dovuta sul proprio patrimonio immobiliare, è possibile utilizzare la risorsa Calcolo Imu online.


Foto: 123rf.com
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