Col decreto Sostegni bis appena varato dal Consiglio dei ministri viene rinviato il termine del blocco della riscossione

Pagamento cartelle esattoriali, nuovo rinvio

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Blocco delle cartelle esattoriali fino al 30 giugno e nessuna modifica ulteriore per i pagamenti delle sanatorie come la rottamazione e il saldo e stralcio. Nuova proroga che arriva grazie al decreto Sostegni bis, appena varato dal Consiglio dei ministri, che prevede uno scostamento da 40 miliardi di euro. Nonostante la sospensione degli effetti resteranno validi, però, gli eventuali provvedimenti adottati o gli adempimenti svolti tra il 1° maggio e l'entrata in vigore del decreto (vedi anche Decreto sostegni bis: tutte le misure).

Sospensione termini di versamento delle somme derivanti dalle cartelle notificate

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L'ultima scadenza era stata il 30 aprile 2021. Il provvedimento riguarda le previsioni dell'articolo 68 del dl n. 18 del 2020 che, al comma 1, che dispone la sospensione dei termini di versamento delle somme derivanti dalle cartelle esattoriali già notificate. La sospensione in questione opera dunque, per effetto del dl sostegni bis, sino al 30 giugno prossimo (la data iniziale del periodo di sospensione è l'8 marzo 2020). I versamenti oggetto di sospensione devono essere effettuati in unica soluzione entro il mese successivo e dunque entro il 31 luglio 2021. Lo stesso termine di sospensione al 30 giugno 2021 è stabilito in relazione r alle disposizioni dell'articolo 152 del dl 34 del 2020 in materia di pignoramento di stipendi e pensioni.

Condono cartelle esattoriali: arriveranno anche le regole

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Intanto si aspetta il decreto col quale saranno stabiliti i criteri e le date di annullamento delle vecchie cartelle esattoriali. L'entrata in vigore della legge di conversione del primo "Decreto Sostegni

" ha lanciato un countdown di 30 giorni durante i quali il Fisco dovrà trovare i parametri da adottare per lo stralcio di tutti i ruoli di importi non superiori a 5mila euro, dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. In particolare le precisazioni riguardano il tetto massimo anche in relazione all'espressione "singoli carichi". Secondo la definizione già adottata nello stralcio delle cartelle fino a mille euro della pace fiscale emanata alla fine del 2018, il riferimento dovrebbe riguardare le singole violazioni contestate. I contribuenti che potranno beneficiare dello stralcio delle vecchie cartelle devono però dimostrare un reddito imponibile, nell'anno d'imposta 2019, facendo quindi riferimento alla dichiarazione del 2020, fino a 30mila euro.


Foto: 123rf.com
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