Ritocchi in cantiere. Il Governo pensa a come sistemare la neonata Ape e ad estendere alcuni benefici della vecchiaia e della pensione anticipata

di Valeria Zeppilli - In questi giorni il Governo sta lavorando a una serie di possibili opzioni con le quali ritoccare l'APE, che presto potrebbero portare a modifiche interessanti del neonato istituto.

Invalidi del lavoro

In particolare, l'intenzione è quella di garantire l'APE sociale anche agli invalidi del lavoro in presenza di una percentuale di riduzione della capacità differente da quella degli invalidi civili. Per perseguirla si pensa ad un emendamento al Milleproroghe, a un nuovo decreto legge omnicomprensivo che raccolga anche i ritocchi all'ultima legge di bilancio o a una misura amministrativa da inserire in uno dei due d.p.c.m. attuativi dell'APE.

La norma attuale

Ma cosa prevede la norma attuale in materia di APE sociale?

Essa destina tale indennità, tra i vari soggetti, agli invalidi la cui riduzione della capacità lavorativa accertata dalle commissioni competenti sia almeno pari al 74% e che abbiano versato almeno 30 anni di contributi.

Tuttavia, tale soglia lascia fuori alcuni lavoratori che, sulla base delle tabelle Inail di trasformazione, hanno una riduzione della capacità non superiore al 60%.

Cumulo gratuito per l'opzione donna

Un'altra idea alla quale si sta lavorando, poi, è quella di non limitare la possibilità di utilizzo del cumulo gratuito alla vecchiaia e alla pensione anticipata

ma di estenderla anche all'accesso all'"opzione donna" prevista per quelle lavoratrici che entro la fine del 2015 abbiano raggiunto la soglia dei 57 anni di età e 35 anni di contributi.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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