L'Ape social è una misura introdotta dalla legge di bilancio 2017 che prevede l'anticipo pensionistico riservato a determinate categorie di lavoratori, in possesso di certi requisiti contributivi e prossimi alla pensione di vecchiaia

Cos'è l'Ape social

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L'Ape sociale è stata istituita dalla legge di bilancio 2017 con il fine di accompagnare in anticipo soggetti in possesso di determinati requisiti verso la pensione e si estrinseca in un'indennità che l'Inps, nel rispetto dei limiti di spesa fissati, eroga a coloro che abbiano almeno 63 anni di età, con 30 o 36 anni di contributi, non siano titolari di pensione diretta in Italia o all'estero e si trovino nelle condizioni determinate dalla legge.
La corresponsione dell'indennità si protrae sino a quando il beneficiario non raggiunge l'età per accedere alla pensione di vecchiaia o a un trattamento pensionistico conseguito in anticipo ai sensi dell'articolo 24 del decreto legge numero 201/2011.
La legge di bilancio 2023 in virtù dei commi 288-291 ha prorogato l'Ape Social a tutto il 2023 e incrementato le autorizzazioni di spesa "di cui al comma 186 dell'articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, che finanzia il beneficio in esame, di 64 milioni di euro per l'anno 2023, 220 milioni di euro per l'anno 2024, 235 milioni di euro per l'anno 2025, 175 milioni di euro per l'anno 2026, 100 milioni di euro per l'anno 2027 e 8 milioni di euro per l'anno 2028".

Ape sociale: requisiti

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Per avere diritto all'Ape sociale i soggetti interessati, nel momento in cui presentano la domanda per accedere alla misura, devono essere in possesso dei seguenti requisiti, come aggiornati dalla legge di bilancio 2022:

  • aver compiuto almeno 63 anni;
  • aver maturato almeno 30 anni di anzianità contributiva. Per i lavoratori che svolgono attività lavorative gravose sono richiesti 36 anni di contributi. Le donne beneficiano della riduzione contributiva di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Determinati operai edili dipendenti delle imprese edili e affini, i ceramisti e i conduttori di impianti che lavorano la ceramica e la terracotta il requisito dell'anzianità contributiva invece è ridotto a 32 anni;
  • aver cessato l'attività lavorativa sia come dipendente che come autonomo o parasubordinato in Italia e all'estero.

Ape social: a chi si rivolge

Come detto, per avere accesso all'Ape social è necessario, innanzitutto, aver già compiuto i 63 anni di età e non essere titolari di pensione diretta.

I beneficiari, poi, devono essere iscritti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla gestione separata.

Inoltre, la pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l'importo della pensione minima INPS.

I predetti requisiti non sono tuttavia sufficienti, è infatti necessario che l'interessato rientri in una delle seguenti categorie.

Lavoratori disoccupati

Hanno innanzitutto diritto all'Ape social i soggetti disoccupati hanno perso il lavoro per licenziamento, anche collettivo; dimissioni per giusta causa; risoluzione consensuale nell'ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o scadenza di un contratto a tempo determinato a condizione che, nei 36 mesi precedenti, abbiano avuto periodi di lavoro di almeno 18 mesi e siano in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni.

La legge di bilancio per il 2022 ha eliminato la condizione del decorso del trimestre dello stato di disoccupazione. Inoltre, dal 2022, non è necessario, ai fini dell'Ape sociale, non fruire della Naspi da almeno 3 mesi prima di avere diritto alla pensione.

Assistenza ai disabili (Caregiver)

La prestazione in commento spetta anche a coloro che assistono da almeno sei mesi il coniuge, il partner dell'unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge numero 104/1992.

Ne ha diritto anche chi assiste da almeno tre mesi un parente o un affine di secondo grado convivente, se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

E' richiesta in ogni caso un'anzianità contributiva di almeno 30 anni. A seguito delle modifiche apportate dalla legge di bilancio 2022, non è più necessario aver terminato la NASpI da almeno 3 mesi.

Invalidi

Dell'Ape social possono godere, poi, anche gli invalidi civili con invalidità almeno pari al 74% che siano in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni.

Attività gravose

Infine, hanno diritto alla prestazione i lavoratori dipendenti con almeno 36 anni di anzianità contributiva, che svolgono da almeno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle seguenti attività gravose:

  • operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • conduttori di forni e impianti per il trattamento di minerali;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell'infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • operatori della cura estetica;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi nella normativa di cui al d.lgs. n. 67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Il requisito contributivo è ridotto, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, sino a massimo due anni.

La legge di bilancio 2022, alle professioni gravose sopra elencate, ne ha aggiunte altre, indicate nell'allegato 3 e per alcune, come gli operai edili, i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito contributivo minimo per accedere al trattamento è stato fissato a 32 anni.

Come fare domanda

Preliminare rispetto alla domanda di prestazione è la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio. La domanda vera e propria di accesso alla prestazione può poi essere presentata nelle more dell'istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio o contestualmente ad essa.

Entrambe le domande vanno presentate per mezzo dei canali istituzionali dell'Inps, in modalità telematica, indirizzandole alle sedi territoriali.

Vai alla domanda Ape social sul sito Inps

L'istruttoria è fatta sulla base di un protocollo specifico che stabilisce le modalità con le quali scambiare i dati con gli altri enti e riscontrare le dichiarazioni rese dal richiedente e dal datore di lavoro e i casi in cui è possibile avvalersi dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Durata e decorrenza Ape social

Se il richiedente ha tutti i requisiti richiesti dalla legge per poter accedere al beneficio, l'indennità dell'Ape social decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda, se a questa data, previa cessazione dell'attività lavorativa, il richiedente è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge.

L'indennità viene corrisposta con cadenza mensile, per dodici mensilità l'anno e cessa di essere erogata quando il beneficiario raggiunge l'età per il pensionamento di vecchiaia o i requisiti per una pensione diretta anticipata.

In caso di decesso del titolare, l'Ape social cessa di essere erogata e non è reversibile ai superstiti.

Ape social: quanto spetta?

La rata mensile di Ape social è pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento in cui il lavoratore accede alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo).

Se la contribuzione è versata o accreditata su più gestioni tra quelle che danno diritto al trattamento, l'importo è calcolato pro quota per ciascuna gestione.

In ogni caso, la somma erogata a titolo di Ape Social non è soggetta né a rivalutazione né a integrazione al trattamento minimo.

Inoltre, i beneficiari non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare né alla contribuzione figurativa durante il godimento dell'indennità.

Incompatibilità Ape social

Il godimento dell'Ape social è incompatibile:

  • con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria;
  • con l'assegno di disoccupazione;
  • con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale.

Chi prende l'Ape sociale può lavorare

I beneficiari, possono però svolgere attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo se i loro redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e attività lavorativa autonoma solo se i loro redditi non superino 4.800 euro lordi annui. Se tali limiti sono superati, si decade dall'APE social e l'Inps provvede a recuperare quanto indebitamente percepito.

Chi ha diritto all'Ape sociale nel 2023

L'Ape sociale è stata prorogata dalla legge di bilancio 2023 fino al 31.12.2023.

Confermata per il nuovo anno la possibilità per le categorie di lavoratori che svolgono attività gravose, di poter accedere all'Ape Sociale se svolgono le attività previste dall'allegato 2 della legge di bilancio 2022 da almeno sette anni negli ultimi 10 o da almeno 6 negli ultimi 7 anni e se in possesso di una anzianità contributiva di 36 anni, che scende a 32 se trattasi di lavoratori del settore edile, della ceramica, e dei conduttori di impianti che si occupano della fornitura di articoli in terracotta o ceramica.

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