- Cos'è l'Ape social
- Ape sociale: requisiti
- Ape social: a chi si rivolge
- Come fare domanda
- Durata e decorrenza Ape social
- Ape social: quanto spetta?
- Incompatibilità Ape social
- Chi prende l'Ape sociale può lavorare
- Chi ha diritto all'Ape sociale nel 2023
Cos'è l'Ape social
Ape sociale: requisiti
- aver compiuto almeno 63 anni;
- aver maturato almeno 30 anni di anzianità contributiva. Per i lavoratori che svolgono attività lavorative gravose sono richiesti 36 anni di contributi. Le donne beneficiano della riduzione contributiva di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Determinati operai edili dipendenti delle imprese edili e affini, i ceramisti e i conduttori di impianti che lavorano la ceramica e la terracotta il requisito dell'anzianità contributiva invece è ridotto a 32 anni;
- aver cessato l'attività lavorativa sia come dipendente che come autonomo o parasubordinato in Italia e all'estero.
Ape social: a chi si rivolge
I beneficiari, poi, devono essere iscritti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla gestione separata.
Inoltre, la pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l'importo della pensione minima INPS.
I predetti requisiti non sono tuttavia sufficienti, è infatti necessario che l'interessato rientri in una delle seguenti categorie.
Lavoratori disoccupati
Hanno innanzitutto diritto all'Ape social i soggetti disoccupati hanno perso il lavoro per licenziamento, anche collettivo; dimissioni per giusta causa; risoluzione consensuale nell'ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o scadenza di un contratto a tempo determinato a condizione che, nei 36 mesi precedenti, abbiano avuto periodi di lavoro di almeno 18 mesi e siano in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni.
La legge di bilancio per il 2022 ha eliminato la condizione del decorso del trimestre dello stato di disoccupazione. Inoltre, dal 2022, non è necessario, ai fini dell'Ape sociale, non fruire della Naspi da almeno 3 mesi prima di avere diritto alla pensione.
Assistenza ai disabili (Caregiver)
La prestazione in commento spetta anche a coloro che assistono da almeno sei mesi il coniuge, il partner dell'unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge numero 104/1992.
Ne ha diritto anche chi assiste da almeno tre mesi un parente o un affine di secondo grado convivente, se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
E' richiesta in ogni caso un'anzianità contributiva di almeno 30 anni. A seguito delle modifiche apportate dalla legge di bilancio 2022, non è più necessario aver terminato la NASpI da almeno 3 mesi.
Invalidi
Dell'Ape social possono godere, poi, anche gli invalidi civili con invalidità almeno pari al 74% che siano in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni.
Attività gravose
Infine, hanno diritto alla prestazione i lavoratori dipendenti con almeno 36 anni di anzianità contributiva, che svolgono da almeno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle seguenti attività gravose:
- operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- conduttori di forni e impianti per il trattamento di minerali;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell'infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- operatori della cura estetica;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi nella normativa di cui al d.lgs. n. 67/2011;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Il requisito contributivo è ridotto, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, sino a massimo due anni.
La legge di bilancio 2022, alle professioni gravose sopra elencate, ne ha aggiunte altre, indicate nell'allegato 3 e per alcune, come gli operai edili, i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito contributivo minimo per accedere al trattamento è stato fissato a 32 anni.
Come fare domanda
Preliminare rispetto alla domanda di prestazione è la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio. La domanda vera e propria di accesso alla prestazione può poi essere presentata nelle more dell'istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio o contestualmente ad essa.
Entrambe le domande vanno presentate per mezzo dei canali istituzionali dell'Inps, in modalità telematica, indirizzandole alle sedi territoriali.
Vai alla domanda Ape social sul sito Inps
L'istruttoria è fatta sulla base di un protocollo specifico che stabilisce le modalità con le quali scambiare i dati con gli altri enti e riscontrare le dichiarazioni rese dal richiedente e dal datore di lavoro e i casi in cui è possibile avvalersi dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Durata e decorrenza Ape social
Se il richiedente ha tutti i requisiti richiesti dalla legge per poter accedere al beneficio, l'indennità dell'Ape social decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda, se a questa data, previa cessazione dell'attività lavorativa, il richiedente è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge.
L'indennità viene corrisposta con cadenza mensile, per dodici mensilità l'anno e cessa di essere erogata quando il beneficiario raggiunge l'età per il pensionamento di vecchiaia o i requisiti per una pensione diretta anticipata.
In caso di decesso del titolare, l'Ape social cessa di essere erogata e non è reversibile ai superstiti.
Ape social: quanto spetta?
La rata mensile di Ape social è pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento in cui il lavoratore accede alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo).
Se la contribuzione è versata o accreditata su più gestioni tra quelle che danno diritto al trattamento, l'importo è calcolato pro quota per ciascuna gestione.
In ogni caso, la somma erogata a titolo di Ape Social non è soggetta né a rivalutazione né a integrazione al trattamento minimo.
Inoltre, i beneficiari non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare né alla contribuzione figurativa durante il godimento dell'indennità.
Incompatibilità Ape social
Il godimento dell'Ape social è incompatibile:
- con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria;
- con l'assegno di disoccupazione;
- con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale.
Chi prende l'Ape sociale può lavorare
I beneficiari, possono però svolgere attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo se i loro redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e attività lavorativa autonoma solo se i loro redditi non superino 4.800 euro lordi annui. Se tali limiti sono superati, si decade dall'APE social e l'Inps provvede a recuperare quanto indebitamente percepito.
Chi ha diritto all'Ape sociale nel 2023
L'Ape sociale è stata prorogata dalla legge di bilancio 2023 fino al 31.12.2023.