In data 5 luglio il Governo ha diffuso un comunicato stampa relativo all'approvazione da parte del Presidente Mario Monti e del Ministero dell'Economia del decreto che istituisce il Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate colpite nello scorso 20 e 29 maggio.

Le risorse del fondo sono state ripartite nel seguente modo, su proposta dei presidenti delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto: 95% in favore dell'Emilia Romagna, 4% in favore della Lombardia, 1% in favore del Veneto. Per gli anni 2013 e 2014 la ripartizione subirà una variazione a seguito della definitiva valutazione dei danni, con eventuale conguaglio della quota relativa al 2012.

Affinché non ci siano imparzialità, il Governo ha riconosciuto un contributo per la ricostruzione o ristrutturazione fino all'80% del costo sostenuto e riconosciuto ai proprietari degli immobili in cui era presente l'abitazione principale, e un contributo per la ricostruzione o ristrutturazione fino all'80% del costo sostenuto e riconosciuto ai titolari di attività produttive per gli immobili destinati ad uso produttivo.

Quattro anni è il periodo di erogazione dei contributi, a partire dal riconoscimento degli stessi; il fondo attingerà dalle risorse relative all'aumento dell'accise, fino ad un massimo di 500 milioni di euro, dal Fondo Solidarietà dell'Unione Europea, dalle somme derivanti dalla riduzione dei contributi pubblici in favore di partiti e movimenti politici. Per gli anni 2013 e 2014 il fondo sarà alimentato per un miliardo di euro l'anno grazie alla riduzione delle principali voci della Pubblica Amministrazione.


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