L'assegno ai nuclei familiari numerosi è concesso dal Comune, ma pagato dall'INPS. Guida al bonus terzo figlio con le novità apportate dalla legge di Bilancio 2019

di Lucia Izzo - I nuclei familiari numerosi possono vedersi riconosciute diverse agevolazioni e benefici. Tra queste emerge l'assegno per il nucleo familiare con tre figli minori, il c.d. bonus terzo figlio.

Bonus terzo figlio: cos'è

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La misura del bonus terzo figlio consiste, in sostanza, in un assegno, concesso dal Comune, ma pagato dall'INPS, per le famiglie con almeno tre figli minori e che hanno patrimoni e redditi limitati.

Chi può richiederlo?

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Questo tipo di ANF (Assegno per il nucleo familiare) spetta ai nuclei familiari nei quali, durante l'anno per il quale presentano la richiesta, vi sia almeno un genitore e tre figli minori di anni 18 (compresi i figli minori del coniuge e i minori ricevuti in affidamento preadottivo).

A partire dal 2001 si è assistito a un ampliamento dei beneficiari degli assegni che potranno essere cittadini italiani o anche comunitari residenti in Italia che convivano con almeno 3 minori. Ancora, la L. n. 97/2013 ha esteso il diritto all'assegno ai cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, nonché ai familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.

Il genitore e i tre minori dovranno far parte della stessa famiglia anagrafica e i minori non dovranno essere in affidamento presso i terzi. Ancora, per ottenere il beneficio, è necessario avere un valore ISEE non superiore a quello richiesto dalla Legge per la concessione dell'assegno e fissato annualmente.

Decorrenza e cessazione dell'assegno

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L'assegno al nucleo familiare viene erogato per tredici mensilità e decorre dal 1° gennaio dell'anno in cui si verificano le condizioni prescritte, salvo che il requisito rappresentato dalla presenza di almeno tre figli minori si sia verificato successivamente. In quest'ultimo caso decorre dal primo giorno del mese in cui il requisito è stato soddisfatto.

Il diritto all'assegno cessa dal 1° gennaio dell'anno nel quale viene a mancare il requisito economico o dal primo giorno del mese successivo a quello in cui viene a mancare il requisito della composizione del nucleo.

Pagamento dell'assegno

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L'assegno è concesso dal Comune ed è pagato dall'INPS con due rate semestrali posticipate ciascuna con l'importo totale dovuto nel semestre precedente (entro il 15 luglio e il 15 gennaio), sulla base dei dati trasmessi dal Comune. I dati del mandato di pagamento devono essere ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre.

L'assegno non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e può essere cumulato con analoghe prestazioni erogate dagli Enti locali e dall'INPS. Il Comune che ha concesso il beneficio è competente per i controlli e per gli eventuali provvedimenti di revoca.

Bonus terzo figlio: a quanto ammonta

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L'importo dell'assegno è soggetto a rivalutazione annuale sulla base della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Per l'anno 2018 l'importo era pari in misura intera a 142,85 euro mensili.

Invece, la variazione nella media 2018 dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo, da applicare per l'anno 2019, è pari a 1,1%, come da comunicazione della presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicata in G.U. n. 82 del 6 aprile 2019.

Ciò significa che l'assegno al nucleo familiare numeroso sarà pari a € 144,42. Ritoccato anche il valore dell'indicatore della situazione economica equivalente il cui limite, quest'anno, sarà pari a € 8.745,26.

La domanda

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La domanda dovrà essere presentata al Comune di residenza del richiedente entro il termine perentorio del 31 gennaio dell'anno successivo a quello per il quale è richiesto l'assegno al nucleo familiare.

La domanda deve essere accompagnata dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in corso di validità relativa alla situazione economica del nucleo familiare

Le novità della legge di bilancio 2019

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L'ultima manovra di bilancio (L. n. 145/2018) ha introdotto diverse innovazioni riguardanti le misure per le famiglie, tra cui anche quelle spettanti alle famiglie in attesa del terzo figlio nel triennio 2019-2021.

In particolare, al fine di favorire la crescita demografica, si prevede di concedere gratuitamente dei terreni, per un periodo non inferiore a 20 anni, ai nuclei familiari con tre o più figli, almeno uno dei quali sia nato negli anni 2019, 2020 e 2021.

Ai nuclei familiari che accedono a tale misura, inoltre, si prevede di concedere, altresì, un mutuo di importo fino a 200mila euro per la durata di 20 anni, a un tasso di interesse pari a zero, per l'acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato.

Affinché entrambe le misure possano effettivamente funzionare, si attendono i necessari provvedimenti attuativi.

Restano, tuttavia, inalterati i termini per presentare le richieste: la domanda di coloro che hanno i requisiti per ottenere il bonus terzo figlio nel 2019, andrà dunque presentata entro il 31 gennaio del 2020.


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