Approvato il bilancio preventivo 2018 dell'istituto di previdenza. Ammonta a 7,5 miliardi il disavanzo economico

di Gabriella Lax - Con 7,5 miliardi di disavanzo economico è stato approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) il bilancio preventivo 2018 dell'Inps.

A conti fatti, la previsione è di 7,581 miliardi di disavanzo economico di esercizio, come riporta Italia Oggi. Tra i principali risultati del bilancio di previsione 2018 si osserva un disavanzo della gestione finanziaria di 5.411 milioni, dovuto principalmente (3.039 milioni) ad accantonamenti per far fronte al rischio di inesigibilità di crediti.

Aveva invocato una riforma della governance dell'Istituto, qualche settimana fa, la Corte dei Conti, che parta dalla revisione di funzioni e compiti dei tre principali organi, quelli di indirizzo e vigilanza, di rappresentanza legale dell'ente, di indirizzo politico-amministrativo che, insieme al direttore generale, compongono l'assetto duale disegnato dal legislatore per gli enti previdenziali pubblici.

Inps, conti in rosso con un disavanzo da 7,5 miliardi di euro

Le entrate attese per il 2018 sono di 227.342 milioni di entrate contributive (+2,1% rispetto al 2017), 346.923 milioni di entrate per le attività caratteristiche (compresi i trasferimenti dal bilancio dello Stato per 108.379 milioni), 283.315 milioni di spesa per prestazioni pensionistiche, 352.334 milioni di spesa per le attività caratteristiche, 743 milioni saranno versamento a favore della fiscalità generale di risorse sottratte al funzionamento dell'Istituto per contribuire al risanamento dei conti pubblici (che contribuiscono al disavanzo).

Successivamente il bilancio preventivo varierà per gli effetti della legge di bilancio dello Stato per il 2018. Tra le valutazioni lo stesso Civ ha sottolineato il bisogno di una politica di sostegno alla piena funzionalità operativa dell'Istituto, per le nuove attività da gestire (si pensi a Rei, Ape social, Ape volontaria, bonus nido e bonus bebé, nuovi ammortizzatori sociali), anche in coerenza col piano dei fabbisogni occupazionali.

Da qui la necessità di incremento di risorse economiche da destinare alla qualificazione, riqualificazione e crescita occupazionale del personale. Il personale in forza al primo gennaio 2018 ammonta a 27.904 unità, a fronte di una dotazione organica di 29.943 (-6,81%).

Servirà anche promuovere politiche deflattive del contenzioso per ridurre le troppe ingenti risorse impegnate nel contenzioso in sede giurisdizionale. Anora secondo il Civ andrà fatta una valutazione dei contratti in scadenza delle sedi dell'Istituto, con particolare riferimento agli immobili FIP, per ridurre i costi di locazione

. Serve infine mettere a disposizione sia di tutti gli organi dell'Istituto che del mondo accademico i dati di archivio dell'Inps, in modo da garantire il migliore accesso degli stessi per lo svolgimento di compiti istituzionali e per permettere all'opinione pubblica di avere una reale fotografia dello stato del nostro sistema di Welfare.


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