Il Codacons mette a disposizione moduli e formulari per reclamo/diffida contro gli operatori

di Lucia Izzo - Il fenomeno della tariffazione a 28 giorni, anziché a cadenza mensile, dei contratti di telefonia rappresenta "una delle problematiche più inaccettabili e indigeste per i cittadini". In questo modo, infatti, si lede la trasparenza delle tariffe poiché i cittadini/utenti sono costretti a sopportare costi rincarati di circa l'8,6% dei prezzi annuali e i mesi diventano, in pratica, 13 invece di 12.


A sollevarsi contro le modalità di fatturazione degli operatori telefonici è il Codacons, associazione a tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ha deciso di predisporre un apposito modulo di reclamo/diffida per il rimborso di quanto versato illegittimamente in più nelle bollette a 28 giorni.


In sostanza, l'associazione evidenzia che il fenomeno, diffusosi già dal 2015, è stato già sanzionato dall'Antitrust con provvedimento che hanno colpito tre delle principali compagnie attive sul mercato italiane.


Leggi anche: Multa a Wind per la riduzione a 28 giorni del rinnovo delle offerte: cosa cambia per gli utenti?


Agcom: niente tariffazione a 28 giorni

In realtà, la fatturazione mensile dei contratti di telefonia fissa, in luogo di quella a 28 giorni, Adsl e fibra, è stata imposta anche dall'Agcom, con la delibera 121/17/CONS: la pronuncia ritiene che vada previsto "un parametro temporale certo per il rinnovo delle offerte/fatturazione, che renda effettiva la libertà di scelta degli utenti e consenta anche un agevole controllo dei consumi e della spesa, individuato su base mensile o suoi multipli".


Disposizioni che sono, di fatto, rimaste completamente ignorate dagli operatori, tanto da far pensare a un intervento legislativo volto a introdurre una norma ad hoc nella prossima legge di bilancio (per approfondimenti: Bollette a 28 giorni: in arrivo lo stop per legge): è la deputata PD Alessia Morani a suggerire un sistema fondato sul "calcolo su base settimanale delle bollette" oppure introdurre l'obbligo mensile tramite un provvedimento che non possa concedere appigli agli operatori.

Codacons: diffida/reclamo per le bollette a 28 giorni

Per contrastare il comportamento degli operatori di telefonia che, nonostante i summenzionati provvedimenti, hanno continuato ad applicare questi rincari generalizzati, il Codacons interviene con un'iniziativa destinata a far rispettare i principi espressi dalle autorità.


L'associazione, infatti, ha messo a disposizione degli interessati la possibilità di intervenire con un reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente in più per ogni bolletta a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo (disponibile sul sito dell'associazione nella pagina "Fatturazione a 28 giorni: è ora di dire basta").


Ancora, in caso di mancato riscontro da parte dell'operatore entro il termine di 30 giorni, oppure di risposta negativa alla richiesta di rimborso, il Codacons propone anche un formulario Ug parzialmente precompilato (a eccezione dei dati personali) in relazione alla fatturazione a 28 giorni, così da accedere alla conciliazione presso i Corecom e richiedere l'applicazione degli indennizzi automatici.



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