Come chiedere lo sgravio nel caso in cui la bolletta dell'acqua sia troppo alta a causa delle cosiddette "perdite occulte"

di Temistocle Marasco - I motivi per i quali una bolletta dell'acqua può presentare un importo molto superiore rispetto al normale volume di consumi possono essere:

- malfunzionamento del contatore;

- presenza di conguagli risalenti a periodi precedenti;

- aumento delle perdite nelle condutture pubbliche;

- perdite occulte (ossia non visibili, impreviste e imprevedibili) nelle tubazioni presenti nella propria casa o nel proprio giardino, e quindi nella proprietà privata.

Proprio in merito alle perdite occulte, alcuni gestori del servizio idrico prevedono lo sgravio o propongono una assicurazione per quella porzione di consumi attribuibili a falle nelle tubazioni situate nelle proprietà private aventi determinate caratteristiche: la perdita occulta, per essere tale, non deve essere visibile (poiché, ad esempio, le condutture sono interrate o inglobate nel cemento) e la rottura deve essere dipesa da circostanze accidentali e fortuite, indipendenti dalla volontà dell'utente, e non riconducibili a sua incuria o negligenza. Non possono pertanto considerarsi occulte le perdite le cui conseguenze e i cui segni siano perfettamente visibili.

Nel caso in cui si riceva una bolletta dell'acqua di un importo eccessivo o comunque sproporzionato rispetto alla media dei propri consumi, è bene segnalarlo al gestore idrico. Questi deve quindi provvedere a effettuare una verifica sul contatore, per accertare eventuali guasti o malfunzionamenti. Se la compagnia erogatrice non provvede ai suddetti accertamenti, ma si limita a pretendere il pagamento della fornitura, un simile comportamento rappresenta una violazione del principio di buona fede nell'applicazione del contratto [1].

Nel caso in cui siano scongiurate problematiche sul contatore, è verosimile che i consumi eccessivi dipendano da perdite occulte. Si ricorda che ciascun utente ha il compito di provvedere alla manutenzione del proprio impianto idrico, al fine di prevenire perdite e guasti. Tuttavia, quando le problematiche che interessano tubature situate nella proprietà privata non siano chiaramente visibili e siano dovute a circostanze impreviste e imprevedibili, non dipendenti da responsabilità dell'utente, alcuni gestori, discrezionalmente, consentono una procedura di sgravio o comunque delle agevolazioni in bolletta.

La procedura

La perdita occulta non dà segni di sé e rilevarla vuol dire, nella maggior parte dei casi, scavare, demolire e aprire dei varchi in muri, pavimenti e sottosuolo, affidandosi a personale qualificato. Quest'ultimo deve provvedere alla riparazione e, possibilmente, rilasciare una descrizione scritta dell'intervento effettuato, oltra alla fattura. Tali elementi, corredati da appropriata documentazione fotografica (sul punto di demolizione o di scavo, prima, durante e dopo i lavori, sulla tubazione interessata dalla perdita, prima e dopo la riparazione), devono essere consegnati all'ente gestore il quale, in genere, predispone un apposito modulo da compilare in questi casi, scaricabile dal suo sito internet. E' necessario, inoltre, conservare la porzione di conduttura oggetto dell'intervento e avvisare l'ente gestore dell'inizio dei lavori e dell'ultimazione degli stessi, al fine di consentire eventuali sopralluoghi con propri tecnici.

Trattandosi comunque di una procedura che non tutti i gestori dei servizi idrici prevedono, è bene informarsi se il proprio gestore prevede tale possibilità e, nello specifico, quale documentazione è richiesta e quali sono gli eventuali benefici concessi.

Lo sgravio

Non tutti gli enti gestori prevedono lo sgravio. Laddove previsto e, qualora la domanda presentata soddisfi tutti i requisiti richiesti, è possibile ottenere la decurtazione dei consumi eccedenti il proprio consumo medio registrato in un arco di tempo più o meno lungo, oppure subire delle decurtazioni parziali secondo percentuali fissate dal regolamento disposto dall'ente gestore. Alcuni enti gestori prevedono anche una sorta di franchigia: questo vuol dire che non sarà operata alcuna decurtazione nel caso in cui la perdita occulta sia tale da non incidere in modo rilevante sulla variazione dei consumi.

[1] Art. 1375 cod. civ.



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