Raccolte 53mila firme per la petizione lanciata sul web, per promuovere la class action contro le società di luce e gas

di Marina Crisafi - "Riprendiamoci l'Iva sulle bollette". È questo il titolo della petizione lanciata online su Change.org nei giorni scorsi che ad oggi ha raggiunto oltre 53mila firme. L'obiettivo è raggiungerne 75mila per promuovere una class action contro le società di fornitura di gas e luce e recuperare la "tassa sulle tasse" addebitata nelle bollette dei cittadini.

La Cassazione sull'Iva

A perorazione della causa, nella petizione viene citata la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite (n. 3671/1997) che stabilì che "salvo deroga esplicita, un'imposta non costituisce mai base imponibile per un'altra". Da qui, un giudice di pace ha emanato in un singolo caso un decreto ingiuntivo contro Enel, costringendo la società a rimborsare a un cittadino poco più di 100 euro, oltre interessi e spese legali, per l'Iva eccessiva versata su una serie di bollette di luce e gas.

Leggi: Iva sulle bollette: è illegittima e va rimborsata

Non solo, "l'imposta dell'Iva non può essere applicata su tutte le voci che compaiono in bolletta (quindi sull'importo totale), ma solo sui servizi di vendita e sui servizi di rete" specificano inoltre i promotori della petizione.

La class action

Da qui l'iniziativa per "recuperare quanto ingiustamente addebitatoci nel corso degli anni, richiedendo la restituzione delle somme uniti in class action". Il "precedente di uno serva da incoraggiamento per l'azione di tanti" conclude il testo della petizione.


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