Il Governo Renzi incassa l'ultima fiducia al Senato. Dalle tasse alle pensioni ecco le misure e il testo della legge di bilancio approvata

di Marina Crisafi - 166 voti a favore, 70 contrari e un astenuto. Sono questi i numeri della legge di bilancio sulla quale il Senato ha pronunciato il sì definitivo concedendo l'ultima fiducia al Governo. L'epilogo lampo, dovuto alla frattura apertasi con il referendum e chiesto espressamente dal presidente della Repubblica, dà il via ufficiale, infatti, alla crisi di Governo, con la salita del premier Renzi al Colle per le dimissioni.

Il ddl di bilancio, approvato nella stessa versione blindata alla Camera, porta con sé per il prossimo anno tante novità: a partire dal pacchetto pensioni, con la nuova Ape, sino al disinnesco delle clausole di salvaguardia. Non mancano inoltre i capitoli famiglia con una lunga serie di bonus, gli interventi sul canone Rai e le misure per le imprese, anche se restano irrisolti una serie di nodi che dovevano andare al vaglio di palazzo Madama, ma lasciati necessariamente in sospeso (tra cui, ad esempio, il taglio delle slot machine, l'estensione dei bonus ristrutturazione, ecc.).

Ecco i punti chiave della manovra in vigore dal primo gennaio 2017, il cui testo è scaricabile in pdf qui sul sito del Senato

Scongiurato l'aumento dell'Iva

Punto nevralgico della manovra è la cancellazione delle clausole di salvaguardia per 15 miliardi di euro. Ciò significa che nel 2017 non ci saranno aumenti delle tasse legati alle stesse, tra cui la lievitazione dell'aliquota Iva al 25%. Il problema però è solo rinviato agli anni successivi: e già a partire dal 2018 e 2019, rispetivamente, per 19,6 miliardi e 23,3 miliardi.

Ecobonus e sisma

Confermato il c.d. sismabonus a partire dal 50% fino all'85% in caso di miglioramento degli edifici per 2 classi di rischio. L'agevolazione che permarrà per i prossimi 5 anni (fino al 2021) vale sia per le abitazioni singole (con detrazioni in 5 anni anziché 10) che per i condomini.

Confermati anche per un altro anno l'ecobonus tradizionale al 65% e il bonus mobili al 50%.

Bonus assunzioni

Sconti per chi assume stabilmente, anche in apprendistato, fino a 8.060 euro, ma solo per le assunzioni al Sud, di giovani e disoccupati.

A salire è altresì il tetto della detassazione al 10% dei premi produttività (fino a 4mila euro su redditi massimo di 80mila).

Bonus nascita e asili

Ricco il pacchetto famiglia, con la previsione del c.d. bonus nascita di 800 euro, che interesserà una platea di quasi 500mila future mamme (e pe ril quale sono stati stanziati 392 milioni l'anno), e del bonus da mille euro per l'asilo nido e i bambini malati fino a 3 anni che necessitano di assistenza a casa.

4 giorni di congedo per i papà

Viene ampliato il congedo per i neo-papà che resterà a due giorni nel 2017, per salire a quattro nel 2018, con la possibilità di un ulteriore quinto giorno (se uno va a valere di quelli spettanti alla madre).

Ampliata, altresì, la possibilità per gli orfani di un genitore di rimanere a carico dell'altro, conservando le agevolazioni fiscali.

Superammortamento e Iperammortamento

Nell'ambito del pacchetto imprese, viene confermato per il prossimo anno, il superammortamento al 140% sui beni strumentali e arriva inoltre l'iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Previsti altresì sgravi aggiuntivi per gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Per le imprese scatterà dal 1° gennaio anche la riduzione dell'Ires dal 27,5 al 24% e arriverà la nuova Iri (sempre al 24%).

Pensioni anticipate

Decollo definitivo per l'anticipo pensionistico (la nuova Ape) a partire dal primo maggio 2017 e in vigore, in via sperimentale fino alla fine del 2018.

Potranno andare in pensione anticipata coloro che hanno 63 anni di età e 20 di contributi, con penalizzazione pari al 4,5% (per Ape volontaria).

Prevista l'uscita a costo zero per l'Ape social destinata ai lavoratori disoccupati e disabili (con 63 anni di età e 30 di contributi) e per gli usuranti (con 63 anni di età e 36 di contributi).

Nel pacchetto previdenza, hanno trovato posto anche l'estensione della sperimentazione dell'opzione donna e della platea dell'ottava salvaguardia (da 27mila a 30mila esodati). Aggiunti infine 150milioni di euro ai 500 milioni inizialmente previsti per la lotta alla povertà.

Multe fino a 180mila euro per i bagarini

Confermato il contrasto ai bagarini, anche online con la previsione di sanzioni da 5mila a 180mila euro per chi compra e rivende i biglietti di spettacoli e concerti.

Tax credit e bonus 18enni

Oltre al secondary ticketing, nella manovra hanno trovato spazio la conferma del tax credit per il cinema nel 2017 e l'estensione del bonus diciottenni a nuovi settori: tra cui la musica registrata (cd e web), i corsi di lingue, la musica e il teatro.

Assunzioni Giustizia

Confermato l'avvio di ulteriori 1000 assunzioni di personale nei tribunali con contratto a tempo indeterminato e stanziati, per il prossimo anno e per il 2018, ulteriori risorse per il fondo per il rinnovo dei contratti (che sale a 1,48 miliardi nel 2017 e a 1,39 nel 2018). Risorse previste anche per i corpi di polizia e i vigili del fuoco.

Più contributi alle scuole private e paritarie

Sempre in tema di risorse, raddoppiano i contributi per le scuole private che accolgono disabili e per le scuole materne paritarie (in tutto 75 milioni). Previste anche maggiori detrazioni per chi iscrive i figli all'istituto privato.

Destinato, inoltre, più di 500 milioni di euro per la ristrutturazione e il decoro delle scuole pubbliche e altrettanti nel biennio 2017-2018 per l'aumento dell'organico.

Fondo Sanità

Rifinanziato il fondo per il Sistema sanitario nazionale con 113 miliardi nel 2017 e 114 nel 2018, di cui uno vincolato all'acquisto dei farmaci innovativi (per malattie oncologiche e vaccini).

Prevista altresì la stabilizzazione del personale medico e approvata anche la c.d. norma "De Luca" che ha suscitato tante polemiche tra le opposizioni, che consente nuovamente ai governatori regionali di rivestire il ruolo di commissari alla sanità.

Meno caro il canone Rai

Il canone tv passerà il prossimo anno dai 100 euro attuali a 90 euro.

L'importo sarà sempre addebitato nella bolletta elettrica.

Risorse per migranti

Il capitolo migranti nella manovra vale in tutto quasi 3 miliardi e mezzo di euro, ripartiti tra i costi necessari per la gestione dell'immigrazione, i fondi destinati ai comuni e il nuovo fondo per l'Africa istituito presso la Farnesina.


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