Cos'è l'ottava salvaguardia e chi riguarda. Ecco in cosa consiste la misura di aiuto agli esodati, con i dati sugli esclusi e sull'ultimo report Inps

di Valeria Zeppilli - L'ottava salvaguardia è uno dei molteplici provvedimenti legislativi che hanno tentato di porre rimedio alla questione esodati e ai problemi applicativi della riforma Fornero delle pensioni del 2011.

Si tratta di un provvedimento, contenuto nella legge numero 232/2016, in forza del quale a determinati soggetti, in possesso di specifici requisiti, è data la possibilità di beneficiare delle vecchie regole per il pensionamento, in vigore sino al 31 dicembre 2011.

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Cos'è l'ottava salvaguardia

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L'ottava salvaguardia, quindi, è quel meccanismo che permette di andare in pensione prima rispetto a quanto previsto dalle regole in materia di pensionamento attualmente in vigore, sfruttando le previsioni che regolavano la pensione di vecchiaia o la pensione di anzianità prima dell'emanazione della legge Fornero.

Sebbene chi gode dell'ottava salvaguardia non ha subito alcuna penalizzazione sulla pensione, le anzianità contributive che ha maturato dopo il 2011 sono calcolate con il sistema contributivo.

Ottava salvaguardia: chi interessa

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Il provvedimento interessa cinque categorie di lavoratori cd. esodati, per un totale di oltre 30mila lavoratori.

In particolare si tratta di:

  • lavoratori andati in mobilità a seguito di accordi stipulati entro il 31 dicembre 2011 (11.000)
  • lavoratori prosecutori volontari della contribuzione entro il 4 dicembre 2011 (10.400)
  • lavoratori cessati dal servizio a seguito di accordo con il datore di lavoro (7.800)
  • lavoratori in congedo straordinario nel corso del 2011 per assistere un figlio disabile grave (700)
  • lavoratori cessati dal servizio per scadenza del contratto a termine o di somministrazione tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011 e non rioccupati a tempo indeterminato, che non fanno parte del settore agricolo e non hanno la qualifica di stagionali (800).

Requisiti per accedere all'ottava salvaguardia

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I lavoratori appartenenti alla prima delle predette categorie potevano accedere alla salvaguardia se avevano maturato la pensione entro 36 mesi dalla scadenza della mobilità e avevano cessato il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2014.

Per le altre categorie, l'accesso alla salvaguardia era possibile se, a seconda del profilo, la pensione decorreva dal 6 gennaio 2018 o dal 6 gennaio 2019.

Domanda di ottava salvaguardia

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In ogni caso, per accedere all'ottava salvaguardia era indispensabile la richiesta, non essendo previsto alcun automatismo. La domanda, nel dettaglio, doveva essere presentata all'Inps o all'Ispettorato territoriale del lavoro tra il 1° gennaio e il 2 marzo 2017.

Esclusi ottava salvaguardia

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Numerosi lavoratori, tuttavia, nonostante le domande, sono rimasti esclusi dall'ottava salvaguardia. In particolare, le istanze respinte per mancanza dei requisiti sono state oltre 20mila.

Ottava salvaguardia: report Inps

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A dirlo è l'ultimo report Inps sull'ottava salvaguardia, aggiornato al 3 settembre 2018 e diffuso il 9 ottobre successivo.

All'epoca, il numero delle domande giacenti ammontava ad appena 335 unità, mentre le pensioni in pagamento erano 10.070. Dal report emerge poi che, a settembre 2018, i lavoratori ai quali era stata spedita la certificazione di salvaguardia erano 13.832, circa un migliaio in meno rispetto al totale delle certificazioni da inviare.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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