Si tratterebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (un parterre di 50mila persone), e nel 2023 quota 104. Nessun rinnovo per opzione donna. Cosa prevede il documento programmatico di bilancio

Pensioni, stop quota 100, cosa c'è in manovra

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Parte dal Consiglio dei ministri il Documento programmatico di bilancio (Dpb) pronto ad andare a Bruxelles, con i pilastri della prossima legge di bilancio da 23 miliardi. Vediamo cosa succederà per le pensioni, con quota 100 in scadenza. Obiettivo della Lega è mitigare l'impatto di fine di quota 100 ed evitare un brusco ritorno alla Fornero. Dunque il passaggio più soft sarebbe una quota 102 per il prossimo anno. Si tratterebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (un parterre di 50mila persone), e nel 2023 quota 104. Uno scivolamento soft costringerebbe ad aspettare i 67 anni per andare via dal lavoro.

Pensioni, ancora tutto rimandato

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Come evidenziato dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, non è stata presa ancora nessuna decisione. Ha però poi specificato l'esclusione di qualsiasi ritorno alla legge Fornero.

«Vengono previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario».

L'idea di quota 102 però non piace ai sindacati, soprattutto per la poca chiarezza che caratterizza la modalità.

Pensioni, nessuna proroga per opzione donna

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Tra l'altro, le ipotesi escluderebbero dalla manovra di opzione donna, lo strumento pensionistico che permetteva alle lavoratrici di anticipare l'addio al lavoro, mentre ci sarà ancora l'Ape sociale, che permette oggi di anticipare la pensione per una serie di lavori usuranti

, ma non ancora allargata a più categorie. L'esclusione di opzione donna Una esclusione maturata nonostante le richieste formula te da diversi ministri che avrebbero chiesto il rinnovo della misura.


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