I lavori usuranti sono quelli particolarmente faticosi e pesanti per i quali è prevista la possibilità di andare in pensione prima con requisiti agevolati

Cosa sono i lavori usuranti

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Si considerano "usuranti" alcuni lavori, particolarmente faticosi e pesanti, per i quali l'accesso al pensionamento è subordinato al possesso di requisiti agevolati rispetto a quelli previsti per la generalità dei lavoratori.

Coloro che abbiano svolto nella loro vita dei lavori usuranti, infatti, possono andare in pensione prima degli altri lavoratori.

I requisiti di accesso al beneficio per lavoro usurante

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Il predetto beneficio è subordinato, innanzitutto, al possesso di determinati requisiti soggettivi e oggettivi.

Requisiti soggettivi

Fermo restando il regime di decorrenza del pensionamento vigente, possono infatti esercitare il diritto di accesso al trattamento pensionistico anticipato coloro che abbiano un'anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e che abbiano svolto determinate tipologie di lavoro dipendente.

Le mansioni particolarmente usuranti vanno innanzitutto individuate in quelle svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza o continuità (in galleria, cava o miniera) e in quelle svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale (cave) e dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità (nelle gallerie).

Sono poi particolarmente usuranti i lavori in cassoni ad aria compressa, i lavori svolti dai palombari, i lavori ad alte temperature (quando non sia possibile adottare misure di prevenzione) e le lavorazioni del vetro cavo eseguito a mano e a soffio.

Danno poi accesso al beneficio del pensionamento anticipato i lavori espletati in spazi ristretti e i lavori di asportazione dell'amianto svolti con carattere di prevalenza e continuità.

In determinati casi, anche il lavoro notturno è reputato lavoro usurante.

Ci si riferisce ai casi di lavoro a turni svolto per almeno sei ore comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per almeno 78 o 64 giorni lavorativi annui a seconda che i requisiti per l'accesso anticipato siano perfezionati, rispettivamente, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 ed il 30 giugno 2009 o dal 1° luglio 2009.

Il lavoro notturno è considerato usurante anche quando per periodi di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo i lavoratori prestino la loro attività per almeno tre ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

Altre fattispecie di lavoro usurante sono rappresentate dall'adibizione alla cd. linea catena e dal condurre veicoli pesanti, di capienza di almeno nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.

Requisiti oggettivi

Per poter beneficiare del pensionamento anticipato non è sufficiente il possesso dei soli requisiti soggettivi, ma è necessario anche che le attività usuranti siano state svolte per un determinato periodo di tempo.

In particolare, per le pensioni con decorrenza entro il 31 dicembre 2017 i lavori usuranti devono essere stati svolti per almeno sette anni anche non continuativi negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, compreso quello di maturazione dei requisiti.

Nel calcolare gli ultimi dieci anni di attività lavorativa si fa una valutazione per anno solare e se l'attività lavorativa è stata cessata prima della fine dell'anno di maturazione dei requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico anticipato, si considerano i 10 anni precedenti la data di cessazione dell'attività lavorativa.

Se invece al 31 dicembre dell'anno di maturazione dei requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico anticipato il richiedente svolge attività lavorativa, si considerano i 10 anni precedenti la fine dell'anno di maturazione dei requisiti.

Nei dieci anni, inoltre, vanno ricompresi i periodi di svolgimento effettivo di attività lavorativa (in forma sia dipendente che autonoma), desumibile dall'accredito di contribuzione obbligatoria, mentre sono esclusi i periodi totalmente coperti da contribuzione figurativa.

Il calcolo dei sette anni anche non continuativi di svolgimento di attività lavorative usuranti, invece, va fatto valutando l'anno solare, ricomprendendo i periodi di svolgimento effettivo di attività lavorativa (solo in forma dipendente) desumibile dall'accredito di contribuzione obbligatoria ed escludendo i periodi totalmente coperti da contribuzione figurativa

Le cose cambieranno per le pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2018: con riferimento ad esse, infatti, i lavori usuranti dovranno essere stati svolti per almeno metà della vita lavorativa.

L'età pensionabile per chi ha svolto lavori usuranti

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Come detto più volte, il beneficio riservato dal nostro ordinamento a coloro che abbiano svolto lavori usuranti consiste nell'accesso anticipato alla pensione.

Più nel dettaglio, a partire dal 1° gennaio 2016 tali lavoratori possono in generale andare in pensione con una anzianità contributiva minima di 35 anni, una età minima di 61 anni e 7 mesi ed il perfezionamento contestuale della quota 97,6.

I requisiti sono parzialmente diversi in caso di lavoro notturno.

Se questo è svolto per un numero di giorni annui da 64 a 71 l'età anagrafica minima richiesta è di 63 anni e 7 mesi mentre la quota pensionistica richiesta è di 99,6, se invece il lavoro notturno annuo si è svolto per un numero di giorni da 72 a 77 l'età anagrafica minima richiesta è di 62 anni e 7 mesi mentre la quota pensionistica richiesta è di 98,6.

Le finestre mobili

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Non bisogna poi dimenticare che, in forza di quanto previsto dall'articolo 24, comma 17-bis, del decreto legge numero 201/2011, per i lavoratori assoggettati alla disciplina in esame trovano ancora applicazione le c.d. finestre mobili di cui al decreto legge numero 78/2010, con la conseguenza che, dopo che i requisiti anagrafici e contributivi siano stati perfezionati, per il pagamento del primo rateo di pensione si dovranno attendere altri 12 mesi.

Incompatibilità

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Il pensionamento anticipato per lavoratori usuranti non può essere cumulato con le norme di miglior favore per l'accesso anticipato al pensionamento rispetto ai requisiti previsti nell'assicurazione generale obbligatoria né con i benefici previsti per lavoratori invalidi, non vedenti, sordomuti o comunque affetti da particolari infermità oggetto di tutela previdenziale.

Può invece godersi del beneficio in parola anche insieme al beneficio per i lavoratori esposti all'amianto (pur se solo ai fini della misura del trattamento pensionistico) e insieme al meccanismo di prolungamento dei periodi lavorativi previsto per i lavoratori marittimi.

Lavoro autonomo

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Il beneficio previsto per i lavori usuranti, come accennato, riguarda solo i lavoratori dipendenti.

Si sottolinea, tuttavia, che la domanda può essere presentata anche da coloro che raggiungono il requisito contributivo richiesto solo grazie al cumulo con la contribuzione versata presso una gestione speciale per i lavoratori autonomi.

L'unica conseguenza negativa di tale situazione è che sia i requisiti anagrafici richiesti che le quote sono innalzati di un anno e che la pensione decorre dopo 18 mesi da quando si sono perfezionati i requisiti.

Come fare domanda per lavoro usurante

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La domanda per accedere al beneficio in commento va fatta avvalendosi dell'apposito modulo disponibile nella sezione modulistica del sito dell'Inps accedendo alla sezione Agevolazioni per attività usuranti.

Questo, una volta compilato, va presentato alla struttura territoriale dell'istituto competente corredato della relativa documentazione entro il 1° marzo dell'anno di perfezionamento dei requisiti agevolati, se questi sono maturati a decorrere dal 1° gennaio 2012.

Per il 2023, le domande vanno inoltrate entro il 1° maggio (leggi Pensione usuranti: domande entro il 1° maggio).

Valeria Zeppilli

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