Un'istanza congiunta per avere dall'esecutivo e dal parlamento misure efficaci per stimolare la ripresa economica del paese

di Gabriella Lax - Giovani Avvocati, Giovani Commercialisti e Giovani Notai uniti chiedono al Governo una rateizzazione pluriennale dei tributi, le cui scadenze ricadano nel periodo emergenziale, al fine di consentire ai professionisti e alle imprese di poter svolgere la propria attività con la serenità necessaria per far fronte alle sfide della ripresa economica. In particolare, nel comunicato congiunto di Aiga (Associazione italiana giovani avvocati), l'Ungdcec (Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili) e l'Asign (Associazione italiana giovani notai), le richieste all'esecutivo riguardano una riduzione della pressione fiscale, al momento insostenibile per le imprese, professionisti e tutti i contribuenti.

Sospensione del pagamento dei tributi fino a giugno

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Limitante la "sospensione" del pagamento dei tributi di marzo ed aprile e fino al mese di giugno, con la facoltà per i contribuenti di rateizzare le imposte dovute e non versate fino ad un massimo di 5 rate mensili. Lo stesso per la proposta di prolungare fino al mese di dicembre la possibilità di rateizzazione dei predetti tributi. Questa disposizione sarebbe un'inutile aggiunta alla normativa già in vigore, poichè non avrebbe grossi riflessi sulla situazione patrimoniale dei contribuenti da un lato e, dall'altro, evidenzierebbe l'inadeguatezza di una visione non lungimirante in merito alle reali prospettive di ripresa economica dell'Italia. A questo si aggiunga che la liquidità a favore delle imprese da parte delle banche e il bonus di 600 euro non sono ancora arrivati a tutti coloro che ne hanno fatto richieste.

Efficacia delle misure da adottare

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Da qui le considerazioni che per essere efficaci, le misure da adottare, dovrebbero garantire un aiuto concreto, stabile e duraturo per i contribuenti soprattutto nello scenario economico in cui si versa che si prevede possa durare ancora per diversi mesi. «La situazione di crisi economica prodotta dall'emergenza sanitaria non può certo ritenersi risolvibile nel breve periodo - evidenziano - dovendo verosimilmente prevedersi una sensibile riduzione del fatturato delle imprese e dei liberi professionisti per un arco temporale ben più lungo».

Aiga, Ungdcec e Asign: le proposte

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La proposta che porta a risultati concreti sarebbe invece «una misura eccezionale quale quella della sospensione del versamento delle imposte per l'anno 2020 ed il relativo pagamento a partire dal 31 gennaio 2021, in rate mensili sino ad un massimo di 5 anni». Così il contribuente potrebbe avere quel margine in più di liquidità da reinvestire nella propria attività. Scelte differenti comporterebbero la scomparsi di esercizi commerciali e dell'indotto occupazionale trascinato con esse.

La seconda proposta prevede «una riduzione (per l'anno 2020) di almeno 10 punti percentuali delle aliquote fiscali i.r.p.e.f. e i.r.e.s. ed un intervento volto alla riduzione del cuneo fiscale». In ultima analisi la richiesta è «una semplificazione vera, concreta ed effettiva degli adempimenti in tutti gli ambiti, da una burocrazia che necessariamente è, e sarà, un freno alla ripresa economica».


Foto: 123rf.com
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