Il maxiemendamento approvato dal Senato introduce un nuovo comma all'art. 71 del decreto Cura Italia che prevede la menzione per chi rinuncia alle sospensioni dei pagamenti

di Annamaria Villafrate - Il maxiemendamento approvato dal Senato arricchisce l'art. 71 del decreto Cura Italia, che prevede la menzione per chi rinuncia alle sospensioni previste in favore dei contribuenti. Un comma importante perché, a differenza del mero valore morale pensato inizialmente per la menzione, offre la possibilità ai virtuosi, che decidono di rispettare le scadenze, di poter "spendere" questo riconoscimento per farsi pubblicità e per finalità commerciali. Vediamo meglio come funziona.

Menzione per chi paga i tributi

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Il maxiemendamento approvato dal Senato il 9 aprile 2020 prevede, tra le varie novità, l'aggiunta all'art. 71 del decreto Cura Italia intitolato "Menzione per la rinuncia alle sospensioni" di un secondo comma in cui precisa che "Con il medesimo decreto il Ministro dell'Economia e delle Finanze definisce le modalità con le quali l'Agenzia delle Entrate rilascia l'attestazione della menzione, che può essere utilizzata dai contribuenti a fini commerciali e di pubblicità".

L'art. 71 del decreto Cura Italia

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Ricordiamo per completezza che il comma 1 dell'art. 71 del decreto Cura Italia prevede che: "Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono previste forme di menzione per i contribuenti i quali, non avvalendosi di una o più tra le sospensioni di versamenti previste dal presente titolo e dall'articolo 37, effettuino alcuno dei versamenti sospesi e ne diano comunicazione al Ministero dell'economia e delle finanze."

Dalla lettura della norma emerge che è compito del Ministero dell'Economia definire i tratti della misura premiale prevista per quei contribuenti che decidono di non avvalersi delle sospensioni previste per i pagamenti delle tasse e di altri incombenze e, con spirito di sacrificio e solidarietà, adempiono regolarmente ai propri obblighi fiscali. Ma vediamo più in dettaglio in cosa consiste la menzione.

"Bollino blu" spendibile per finalità commerciali e pubblicitarie

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Con l'emendamento la menzione, che inizialmente doveva avere solo un valore morale, diventa qualcosa di più. Come precisa la disposizione infatti potrà essere utilizzata dal contribuente virtuoso per farsi pubblicità e aumentare la propria credibilità e il proprio prestigio.

A un decreto del Ministero il compito di stabilire in che modo verrà attribuita la menzione e quali saranno i requisiti necessari per ottenerla. Chiaro tuttavia, come previsto dal comma 1 dell'art. 71, che la menzione non viene riconosciuta automaticamente al contribuente. E' infatti previsto che chi è interessato deve darne comunicazione al Mef. Spetterà poi all'Agenzia delle Entrate rilasciare l'attestazione, dopo aver verificato, naturalmente, la regolarità dei versamenti da parte del richiedente.

Questo quanto è possibile comprendere dalla lettura della norma e dalle voci che circolano, alcune delle quali parlano di un "bollino blu" che attesterà la buona condotta da chi, dal piccolo al grande imprenditore, al libero professionista, deciderà di sostenere il proprio paese, fornendo le risorse necessarie a fronteggiare la pandemia. Per i dettagli in ogni caso non resta che attendere la conversione in legge del decreto Cura Italia.

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Foto: 123rf.com
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