Il Codacons, dopo aver raccolto nel corso degli anni diverse denunce da parte dei contribuenti italiani, ha depositato il primo ricorso collettivo contro l'applicazione dell'IVA sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti presso l'ufficio del Giudice di Pace di Roma: si tratta del primo di una serie che verranno recapitati prossimamente anche in altre città italiane. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha sancito che la tassa dei rifiuti non può essere soggetta all'IVA del 10% perché costituisce un'entrata tributaria e non un corrispettivo per il servizio reso: per questa ragione circa 100 famiglie romane hanno citato in giudizio l'AMA chiedendo al giudice di condannarla a rimborsarle il 10% di IVA ingiustamente versato nel periodo che va dal 2003 al 2010. Si tratta di cifre che, a seconda di quanto speso annualmente dalle famiglie, vanno da 66 euro a oltre 450 euro di imposta sul valore aggiunto
, che vanno ad aggiungersi agli interessi legali relativi alle somme stesse. Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha invitato i cittadini a ribellarsi contro quella che è stata definita la "tassa sulla tassa", dichiarata non legittima dalla Corte Costituzionale e dalla Cassazione: l'associazione ha a tal proposito pubblicato sul proprio sito ufficiale un fac-simile del ricorso che tutti i contribuenti possono utilizzare gratuitamente per chiedere il rimborso dell'IVA sui rifiuti, e ha messo a disposizione l'indirizzo info@codacons.it per chi volesse aderire invece ai ricorsi collettivi.

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