In mancanza di risorse per garantire le tutele previste dal Cura Italia, cosa possono fare i lavoratori per non subire i costi in caso di quarantena?

Nel 2021 niente tutele per le quarantene Covid

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Ricordiamo che l'INPS con il messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021 ha fornito importanti chiarimenti sulla quarantena Covid con sorveglianza attiva o in permanenza fiduciaria domiciliare con sorveglianza attiva per i lavoratori. Nel messaggio l'Istituto di previdenza ha ricordato che il decreto Cura Italia ha equiparato i suddetti periodi a quelli per malattia, ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento, precisando però che non sono computabili ai fini del periodo in cui il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Tutele che però non sono state previste per il 2021 perché non sono stanziati fondi appositi per le quarantene dei lavoratori. Da qui l'impossibilità per l'Istituto di previdenza di riconoscere ai lavoratori le tutele previste dal Cura Italia.

Ricordiamo brevemente che la quarantena è obbligatoria quando il lavoratore è entrato in contatto con persone che hanno contratto il virus o quando sono entrati in Italia dopo essere stati in una zona a rischio epidemiologico tra quelle identificate dall'OMS (organizzazione mondiale della sanità) o dal nostro Ministero della Salute.

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Quarantene senza tutele: quali conseguenze?

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Dal momento che chi è in quarantena non può più godere delle tutele suddette, cosa accade se un lavoratore è stato a contatto con una persona affetta da Covid?

Succede molto semplicemente che a subire le conseguenze del Covid, in primis il rischio della malattia, è il lavoratore stesso, che dovrà anche pagare di tasca sua le due settimane di assenza dal lavoro, perché l'INPS non ha più la possibilità di farlo.

In pratica il lavoratore che in un mese sta a casa 14 giorni in quarantena, perde metà dello stipendio perché la sospensione dal lavoro non gli viene retribuita.

Cosa fare in questi casi?

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Al povero lavoratore costretto a stare a casa in quarantena non restano quindi molte possibilità.

Per prima cosa deve verificare se, per il lavoro che svolge, può chiedere di lavorare in modalità smart working. In questo modo può continuare a svolgere le proprie mansioni tranquillamente da casa senza perdere metà dello stipendio.

Non tutti i lavoratori però si possono lavorare da casa. Pensiamo a un manovale o a un operaio meccanico ad esempio). Ecco in questo caso al lavoratore non resta che sperare di avere ancora dei giorni di ferie arretrate da sfruttare e sufficienti a coprire l'intero periodo di quarantena. In questo modo non è il lavoratore a subire il costo della quarantena, ma il datore di lavoro, che dovrà anche organizzare il lavoro a causa dell'assenza del dipendente.


Foto: 123rf.com
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