- Cos'è il bonus asilo nido
- Requisiti
- Bonus asilo nido: quanto spetta
- Decadenza
- Bonus asilo nido: come fare domanda
- Bonus asilo nido 2023
Cos'è il bonus asilo nido
Il bonus asilo nido spetta per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, ma è utilizzabile anche per il supporto, presso la propria abitazione, dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche.
In particolare, il bonus viene riconosciuto, a partire dall'anno 2017 e con riferimento ai nati dal 1° gennaio 2016, al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l'iscrizione e il pagamento della retta a strutture pubbliche o private.
Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene invece erogato dall'INPS a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l'intero anno di riferimento "l'impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica".
Il premio asilo nido non è cumulabile con la detrazione prevista dall'articolo 2, comma 6, legge 22 dicembre 2008 (detrazioni fiscali frequenza asili nido), a prescindere dal numero di mensilità percepite, e non può essere fruito in mensilità coincidenti con quelle di fruizione dei benefici di cui all'articolo 1, commi 356 e 357, legge 11 dicembre 2016, n. 232 (cosiddetto bonus infanzia).
Requisiti
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda (cfr. circolare INPS 22 maggio 2017, n. 88):
- cittadinanza italiana;
- cittadinanza UE;
- permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell'Unione europea;
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell'Unione europea;
- status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- residenza in Italia.
Relativamente al contributo asilo nido, il genitore richiedente deve essere il genitore che sostiene l'onere del pagamento della retta mentre, per quanto riguarda le forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.
In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purché successivo al 1° gennaio 2016.
Bonus asilo nido: quanto spetta
Decadenza
Bonus asilo nido: come fare domanda
- pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati ("Contributo asilo nido");
- introduzione di forme assistenza domiciliare a favore dei bambini, di età inferiore a tre anni, affetti da gravi patologie croniche ("Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione").
Bonus asilo nido 2023
Nel 2023, il valore del Bonus asilo nido, in base all'indicatore della situazione economica equivalente, è il seguente:
- 3.000 euro per i nuclei familiari con un valore ISEE minorenni fino a 25.000 euro (euro 272,70 per 11 mensilità);
- 2.500 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni da 25.001 euro a 40.000 euro (euro 227,20 per 11 mensilità);
- 1.500 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro (euro 136,30 per 11 mensilità).
Resta fermo che, in assenza dell'indicatore valido o laddove il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, viene erogata la cifra minima di 1.500 euro.
Il buono sarà corrisposto dall'INPS al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l'iscrizione e il pagamento della retta a strutture pubbliche o private.
Per il 2023, il bonus asilo nido può essere richiesto fino al 31 dicembre 2023.
Dalla fine di febbraio 2023, l'INPS ha attivato il servizio online per presentare la domanda di accesso all'agevolazione.
Inoltre, con il messaggio n. 1346 dell'11 aprile 2023, l'INPS ha comunicato che per le domande presentate nel 2022 e riferite alle mensilità comprese tra gennaio e dicembre 2022, il termine per la presentazione delle fatture che attestano le spese sostenute per le rette, inizialmente fissato al 1° aprile 2023, è prorogato al 30 giugno 2023.