Intanto, si pensa ad un intervento normativo ad hoc

di Gabriella Lax - Nella questione della tariffazione a 28 giorni, mentre si attende l'annunciato intervento per legge (probabilmente nella prossima manovra), entra a gamba tesa l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) comunicando l'avvio di un procedimento sanzionatorio nei confronti di Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.

Gli operatori telefonici, infatti, nonostante il divieto stabilito dall'Agcom a marzo, hanno continuato ad ignorare le direttive facendo orecchie da mercante e proseguendo nella fatturazione ogni 28 giorni sia sul mobile che sul fisso, portando di fatto le bollette a 13 l'anno.

Fatturazione a 28 giorni: al via il procedimento sanzionatorio

Risultato: l'Agcom ha deciso di aprire il procedimento sanzionatorio nei confronti dei principali operatori per il mancato rispetto delle disposizioni sulla cadenza delle fatturazioni e sui rinnovi delle offerte di comunicazioni elettroniche.

L'adeguamento doveva avvenire già a partire da giugno: la delibera di marzo infatti aveva disposto che entro 90 giorni per la telefonia fissa e le relative offerte l'unità temporale per le fatturazioni doveva avere base mensile.

Ma tant'è. Nel motivare la loro presa di posizione, le aziende hanno fatto riferimento ai ricorsi al giudice amministrativo, cui si sono rivolte impugnando la delibera dell'autorità e la decisione è attesa per febbraio.

Intanto, l'autorità dato il mancato adeguamento alla disciplina ha deciso di avviare i procedimenti oltre che valutare l'adozione di ulteriori iniziative al fine di evitare che le condotte degli operatori telefonici possano riverberarsi con effetti negativi anche su altri settori.

Presto un intervento normativo per tornare alla fatturazione mensile

Nel frattempo, si pensa ad un intervento normativo per la trasparenza sui contratti telefonici con fatturazione a 4 settimane. Così si è espresso il ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro nel corso di un question time la settimana scorsa, rispondendo a un'interrogazione rivolta al ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda.

Per il ministro «Operatori del settore della telefonia e Sky hanno progressivamente modificato la cadenza delle proprie fatturazioni, portandola a una volta ogni 28 giorni, con un aggravio dei costi per i consumatori». Mentre «non è in discussione la libertà degli operatori di formulare nuove offerte commerciali, nel rispetto della regolamentazione, non possono altrettanto essere messi in discussione i principi fondamentali di tutela e di trasparenza a favore degli utenti dei servizi. In questa condotta si legge infatti un comportamento scorretto verso i consumatori che pagano queste iniziative in prima persona e di tasca propria».

Da qui, la valutazione di interventi normativi ad hoc che il governo sta valutando e che probabilmente potrebbero confluire nella prossima legge di bilancio.


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