E' quanto prevede un correttivo al decreto fiscale che potrebbe cambiare il prelievo previsto dallo Stato in caso di vincite al gioco
di Gabriella Lax - Il decreto fiscale potrebbe cambiare il prelievo previsto dallo Stato in caso di vincite al gioco. La cosiddetta tassa sulla fortuna potrebbe essere applicata alle vincite superiori a 200 euro. Tocca al governo stabilire se ratificarlo nell'ambito del decreto legge fiscale attualmente in discussione alla Camera.


Prelievo del 15%

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Il prelievo del 15%, secondo il correttivo, stavolta scatterà direttamente su tutte le vincite di importo superiore ai 200 euro e non sui 500 euro. Scordiamoci la tassa dell'1,9% sulle microvincite. A questo si aggiunga una ulteriore previsione dell'emendamento che stabilisce una rimoludazione del Preu (Prelievo erariale unico) su videolottery e slot e di un taglio maggiore della quota percentuale che viene restituita a chi vince (pay out). Il risultato? Sempre meno vincite nette e prelievi fiscali su quelle di minore entità.

Una flax tax sulla fortuna

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In un primo momento il focus era sulle microvincite, su cui il prelievo sarebbe stato dell'1,9% a partire dal 1° maggio 2020, per poi passare all'1,3% dal 1° gennaio 2021. Ad essere coinvolte le vincite fino a 500 euro. Questo il quadro disegnato dal Ddl di bilancio in discussione al Senato. Invece, dal primo maggio 2020, se passa il correttivo, le vincite superiori a 200 euro verranno sottoposte ad un prelievo del 15%. Una sorta di flat tax, dunque, ad aliquota unica per le vincite.

Vincite superiori ai 500 euro

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L'aliquota del 15% verrà applicata nel caso di vincite sopra i 500 euro e legate a giochi quali "Vinci per la vita -Win for life", "Vinci per la vita - Win for life gold", "SiVince tutto", Gratta & Vinci, Lotterie Nazionali, Enalotto e Superstar. Con una singola aliquota applicata, i gestori, sempre secondo il correttivo al decreto fiscale, potranno applicare la nuova tassa sulla fortuna per gli importi superiori ai 200 euro dal prossimo 15 gennaio.

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