Cos'è il Proteggi Italia, il piano lanciato dal governo per interventi contro il dissesto idrogeologico per la messa in sicurezza del Paese

di Gabriella Lax - Per mettere in sicurezza il Paese parte il "Proteggi Italia", il piano (sotto allegato) presentato dal premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, insieme ai ministri dell'Ambiente, delle Politiche agricole e del Sud.

Cos'è il Proteggi Italia

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Si tratta di un piano per la protezione e messa in sicurezza del territorio che prevede l'impiego di undici miliardi di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico nel triennio 2019-2021 (3 miliardi per il 2019). Altri 3 miliardi di euro nel triennio per l'emergenza delle 17 regioni colpite dal maltempo nell'autunno scorso; ancora, 2,3 miliardi per l'agricoltura contro il degrado del territorio, e 1,6 miliardi di fondi europei.

Annunciato anche un disegno di legge (ddl Cantiere Ambiente) per sveltire i cantieri per mettere in sicurezza il Paese.

Conte: Proteggi Italia, "piano integrato che coinvolge vari ministeri"

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Finora, ha evidenziato il premier durante la presentazione, «norme confuse hanno ritardato gli interventi sul territorio. Ora dobbiamo semplificare e spendere meglio».

Sul Proteggi Italia, ha spiegato: «Si tratta di un piano integrato che coinvolge vari ministeri e vari dipartimenti. Nel segno della concretezza, abbiamo stanziato quasi 11 mld nel triennio 2019-2021. Soldi certi, realmente stanziati. Solo nel 2019 - prosegue Conte - mettiamo a disposizione 3 miliardi di opere concretamente e immediatamente cantierabili" contro il dissesto idrogeologico.

"Entro fine aprile, da parte delle competenti amministrazioni saranno sottoposti alla cabina Strategia Italia e al Cipe i progetti urgenti e immediatamente cantierabili. I piani saranno il risultato della collaborazione e delle proposte degli enti locali interessati».

Ddl Cantiere Ambiente

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Annunciato anche l'arrivo in Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni del ddl ‘Cantiere Ambiente' per la messa in sicurezza del Paese dal rischio idrogeologico.

"C'è un oggettivo ritardo nella progettazione da parte delle regioni, abbiamo un tasso medio di spesa del 7% e in questi mesi ci siamo confrontati con loro per poter migliorare il sistema - ha spiegato il ministro dell'ambiente Sergio Costa.

Si tratta, quindi di "una vera e propria legge quadro che vede il ministero dell'Ambiente al centro della progettazione e realizzazione delle opere, come un hub che si interfaccia con le regioni e le altre istituzioni competenti". Viene previsto un "acconto garantito ai Commissari di governo pari a non meno del 30%, così da rendere più veloce e corposo il sistema dell'investimento" ed entro 60 giorni - ha proseguito il ministro - la definizione dei cantieri "da aprire attraverso conferenze di servizio con le autorità di bacino e i commissari".

Annunciata altresì la figura del "green manager", ossia colui che farà da referente con la P.A. dal punto di vista ambientale, nonchè dei Nos (Nuclei di supporto operativo), figure tecniche attivate a richiesta delle regioni.

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