di Redazione -Il segretariato generale della Giustizia Amministrativa e il tavolo tecnico del Consiglio di Stato sul Pathanno diffuso una nota congiunta ricordando che il pagamento del contributo unificato, di cui al decreto del Mef n. 167/2017, va effettuato per via telematica utilizzando il modello F24 Elide.
Il documento contiene l'auspicio che venga utilizzato tale canale di pagamento il quale, a differenza di altre modalità, consente il rilascio della quietanza che reca il protocollo telematico (c.d. codice Iud, identificato univoco di delega), "essenziale per consentire in modo univoco l'abbinamento del versamento al ricorso cui si riferisce".
Inoltre, "la corretta indicazione del protocollo telematico da parte dell'Avvocato nel modulo di deposito, nella parte relativa agli estremi del versamento, consente un'agevole associazione in automatico del versamento al ricorso".
Contributo unificato e F24 Elide: modalità di pagamento
Ciò considerato che, si legge nella nota, allo stato, alcune modalità di pagamento con modello F24 Elide consentono il rilascio della quietanza contenente il protocollo telematico (ovvero il codice IUD) e altre no.
Tra le prime, ad esempio: il pagamento online tramite posta o banca, a seguito del quale viene rilasciata quietanza nella quale è contenuto il protocollo telematico; il pagamento tramite servizio telematico Entratel che rilascia, nell'ultima delle tre ricevute di versamento, il protocollo telematico per intero; nonché il pagamento tramite sportello postale, il quale, seppur non sia una modalità di versamento esclusivamente telematica, rilascia ricevuta nella quale è parimenti contenuto il protocollo telematico".
Con il pagamento tramite sportello bancario, invece, spiega la nota, "non viene rilasciata quietanza o ricevuta recante il citato protocollo in quanto il versamento non è effettuato con modalità telematica" e in difetto del protocollo, "non consente sistematicamente l'automatica associazione del pagamento al ricorso per il quale è stato effettuato", comportando "per gli
uffici il compito, non sempre agevole, di procedere all'abbinamento in manuale, previa individuazione del versamento tramite altri dati (quali il codice fiscale del ricorrente, la data e l'importo, il codice CAB e il numero ABI) ricavati dall'elenco dei modelli F24 contenente i pagamenti non associati automaticamente, periodicamente inviato dall'Agenzia delle Entrate".
Per cui, atteso che è stato riscontrato un "consistente numero di pagamenti che, in base ai dati in possesso degli uffici, non risultano associati in automatico ai ricorsi pendenti", le rappresentanze tramite la nota, "auspicano concordemente che, d'ora in poi, vengano utilizzati i canali di pagamento che consentono il rilascio della quietanza o della ricevuta recante il protocollo telematico del versamento".
Questo, al fine di consentire, conclude la nota, "l'automatico abbinamento a sistema dei pagamenti effettuati, così da limitare quanto più possibile il ricorso a procedure per l'associazione manuale da parte del personale della G.A., compito reso particolarmente complesso nel caso in cui gli altri dati relativi al versamento non telematico non siano indicati correttamente nel modulo di deposito".
Nota contributo unificato• Foto: 123rf.com