Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto semplificazioni che introduce disposizioni urgenti in materia di semplificazione per cittadini, imprese e PA. Ecco tutte le misure

di Lucia Izzo - Nella giornata del 12 dicembre 2018, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato in seconda lettura il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sostegno per i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione (cosiddetto decreto semplificazioni).

Decreto semplificazioni approvato

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Al Cdm è arrivato un testo molto ristretto rispetto a quello che era circolato nei giorni scorsi. Dei 28 articoli previsti in origine, ne sono rimasti solo 10. Nel dettaglio, nel provvedimento approvato sono saltate diverse misure per la sanità e sono state eliminate le modifiche al Codice degli Appalti sulle quali era nato un acceso confronto.

Per conoscere tutte le novità si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento (qui sotto allegato) e la trasmissione al Parlamento affinché si possa procedere all'iter di conversione.

Il vicepremier Luigi di Maio, ha precisato che molte delle misure di semplificazione rimaste fuori troveranno spazio durante la fase di conversione del decreto legge e avranno come obiettivo "cancellare gli adempimenti e gli enti inutili che non servivano a niente ma solo a creare scartoffie".

Ddl delega semplificazioni

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Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha dato il via libera a un disegno di legge di delega al Governo

per le semplificazioni, i riassetti normativi e le codificazioni di settore, con l'obiettivo complessivo di migliorare la qualità e l'efficienza dell'azione amministrativa, garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto, assicurare i diritti fondamentali delle persone con disabilità, ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese.

In base a tale delega, il Governo dovrà adottare diversi decreti legislativi di semplificazione, riassetto normativo e codificazione, agendo per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività, con l'obiettivo semplificare e coordinare sotto il profilo formale e sostanziale il testo delle disposizioni legislative vigenti.

La delega dovrebbe provvedere alla revisione del Codice Appalti, a semplificare processo civile e a creare un codice unico del lavoro. Si stima manderà in soffitta oltre 300 leggi.

Decreto Semplificazioni, tutte le misure

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Come precisato dal Comunicato Stampa del CdM, il decreto si pone l'obiettivo di fronteggiare con misure d'emergenza l'attuale situazione di sovraccarico e moltiplicazione degli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei cittadini, delle imprese e della stessa pubblica amministrazione, in modo da agevolare, tra l'altro, la libera iniziativa economica, nonché di assicurare un sostegno alle piccole e medie realtà imprenditoriali che vivono un momento di difficoltà.


Gli interventi di semplificazione riguardano, tra l'altro: sanità, ambiente, agricoltura, giustizia, istruzione e formazione artistica e musicale, università e ricerca.

Fondo di Garanzia ad hoc per le PMI

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Il decreto legge interviene nell'ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all'art. 2, comma 100, lettera a), della L. n. 662/1996.


Viene istituita, con una una dotazione finanziaria iniziale di 50mila euro, una sezione speciale dedicata a interventi di garanzia, a condizioni di mercato, in favore delle piccole e medie imprese (PMI) che sono in difficoltà nella restituzione delle rate di finanziamenti già contratti con banche e intermediari finanziari e sono titolari di crediti nei confronti delle pubbliche Amministrazioni.


Si tratta della c.d. "norma Bramini" che si ispira alle vicende dell'imprenditore Sergio Bramini, la cui attività era fallita nonostante i 4 milioni di credito vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. La norma, dunque, è pensata proprio per par fronte ai cronici ritardi in cui incorre lo Stato nei pagamenti verso le imprese che, pertanto, si trovano in difficoltà a restituire rate nei confronti di banche.


Il testo, inoltre, va a modificare alcuni profili dell'esecuzione forzata, a tutela degli esecutati che siano contestualmente creditori della pubblica amministrazione, con possibilità di evitare la perdita dei propri beni pignorati qualora i crediti verso la PA siano superiori ai debiti fatti valere nella procedura esecutiva.

"Un modo per non fare saltare i conti dell'azienda e che non gli potranno pignorare la casa" spiega il ministro del Lavoro Di Maio.

Alitalia e rinvio restituzione prestito

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Il provvedimento prevede il rinvio fino al 30 giugno 2019 della scadenza per la restituzione del "prestito-ponte" ad Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.a. in amministrazione straordinaria, per consentire l'utile prosecuzione della gestione commissariale in essere nelle more della cessione dei complessi aziendali.


Viene così spostato il termine fissato in precedenza al 15 dicembre. In particolare, il finanziamento "è rimborsato entro trenta giorni dall'intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali non oltre il termine del 30 giugno 2019".

Soppresso il SISTRI

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Viene stabilita la soppressione dell'attuale "Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti" (SISTRI). Dal 1° gennaio 2019 resterà la tracciabilità dei rifiuti con il sistema cartaceo, in attesa della realizzazione di un nuovo sistema di tracciabilità coerente con l'assetto normativo vigente, anche di derivazione comunitaria. Vengono di conseguenza cancellati anche i contributi dovuti.

Addio Libretto unico del lavoro telematico

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Viene abrogata anche la disposizione di cui all'art. 15 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151 la quale aveva previsto, dal 1° gennaio 2019, la tenuta del Libro Unico del Lavoro in modalità telematica presso il ministero del Lavoro.

Personale sanitario: contrasto alla carenza di medici generali

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In materia di diritto alla salute, il decreto legge reca disposizioni temporanee e urgenti per far fronte alla carenza contingente di medici di medicina generale.


Fino al 31 dicembre 2021, nelle more di una revisione complessiva del relativo sistema di formazione specifica i laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio professionale, iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, potranno partecipare all'assegnazione degli incarichi convenzionali, rimessi all'accordo collettivo nazionale nell'ambito della disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale.


La loro l'assegnazione è in ogni caso subordinata rispetto a quella dei medici in possesso del relativo diploma e agli altri medici aventi, a qualsiasi titolo, diritto all'inserimento nella graduatoria regionale, in forza di altra disposizione. Resta fermo, per l'assegnazione degli incarichi per l'emergenza sanitaria territoriale, il requisito del possesso dell'attestato d'idoneità all'esercizio dell'emergenza sanitaria territoriale.

Inoltre, il mancato conseguimento del diploma di formazione specifica in medicina generale entro il termine previsto dal corsi di rispettiva frequenza, comporta la cancellazione dalla graduatoria regionale e la decadenza dall'eventuale incarico assegnato.

Immissione a ruolo di nuovi dirigenti scolastici

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Per accelerare l'assunzione di dirigenti si prevede il superamento delle criticità connesse alla vigente normativa e al c.d. corso-concorso che viene, in sostanza, eliminato e lasciato il solo concorso.

I candidati ammessi al corso conclusivo del corso-concorso bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti scolastici, saranno dichiarati vincitori e assunti, secondo l'ordine della graduatoria di ammissione al corso, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all'art. 39, comma 3, della L. n. 449/1997.

Vengono demandati a uno o più decreti del ministro dell'Istruzione le modalità di svolgimento del concorso e dell'eventuale preselezione, le prove concorsuali, la valutazione della preselezione, delle prove e dei titoli, nonché il periodo di formazione e prova.

Sovraffollamento carceri: misure per attuare il piano di edilizia penitenziaria

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Il decreto legge, in ragione dell'attuale situazione di sovraffollamento delle carceri, introduce disposizioni urgenti per consentire la celere attuazione del piano di edilizia penitenziaria in corso, ferme le competenze assegnate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

A decorrere dal 1° gennaio 2019 e non oltre il 31 dicembre 2020, al personale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria verranno assegnate ulteriori funzioni inerenti, tra l'altro, l'effettuazione di progetti e perizie per la ristrutturazione e la manutenzione, anche straordinaria, degli immobili in uso governativo all'amministrazione penitenziaria, nonché per la realizzazione di nuove strutture carcerarie, ivi compresi alloggi di servizio per la polizia penitenziaria, ovvero per l'aumento della capienza delle strutture esistenti.

Ancora, questi si occuperanno di gestire le procedure di affidamento dei predetti interventi, di formare ed eseguire i contratti necessari, ma anche di individuare immobili, nella disponibilità dello Stato o di enti pubblici territoriali e non territoriali, dismessi e idonei alla riconversione, alla permuta, alla costituzione di diritti reali sugli immobili in favore di terzi al fine della loro valorizzazione per la realizzazione di strutture carcerarie.

Semplificazioni: le altre modifiche

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Tra le altre misure previste dal decreto emergono quelle volte ad assicurare la capillare diffusione del sistema di pagamento elettronico, anche attraverso il credito telefonico, in tutta la pubblica amministrazione.

Vengono previste altresì misure urgenti dirette ad assicurare l'attuazione degli obiettivi di cui all'Agenda Digitale Italiana, nonché disposizioni in materia di contratti pubblici volte ad assicurare la piena coerenza delle norme interne in tema di partecipazione alle gare con il contesto europeo, garantendo la piena tutela delle stazioni appaltanti in caso di gravi illeciti professionali o carenze nell'esecuzione di precedenti contratti.

Infine, si stabilisce lo stanziamento dei fondi necessari all'adeguamento del trattamento economico accessorio del personale dipendente della pubblica amministrazione.

Scarica il testo del decreto semplificazioni approvato dal Governo


Foto: 123rf.com
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