La formazione del governo è descritta sinteticamente dall'art. 92 della Costituzione, norma che prevede la nomina del Presidente del Consiglio e dei Ministeri da parte del Presidente della Repubblica

Ad oltre due settimane dalle elezioni del 25 settembre, sono in molti gli italiani a farsi domande sulla nuova formazione del governo. Cerchiamo quindi di fare chiarezza sull'iter formativo dell'esecutivo, stante l'estrema attualità del tema.

Formazione del governo: le fasi

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La costruzione dell'esecutivo è disciplinata molto sinteticamente dall'art. 92 della Costituzione secondo il quale: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri". Detta così sembra quasi che il Governo non necessiti di una procedura per la sua formazione, mentre, per prassi essa si snoda attraverso le seguenti fasi:

  • consultazioni,
  • incarico,
  • nomina,
  • giuramento,
  • fiducia delle Camere ai sensi degli artt. 93 e 94 della Costituzione.

Consultazioni

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Accertato il risultato elettorale, il presidente della Repubblica deve individua il possibile Presidente del Consiglio del Governo capace di ottenere la fiducia del Parlamento. A tal fine procede alle consultazioni dei Capi dei Gruppi parlamentari, dei rappresentanti delle coalizioni e dei Presidenti dei rami del Parlamento, che devono essere consultati in ogni modo al momento dello scioglimento delle Camere.

Incarico

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Il conferimento del compito di formare il Governo in genere è preceduto da un mandato esplorativo, se le consultazioni non hanno fornito dati univoci, altrimenti il Presidente della Repubblica conferisce immediatamente la missione alla persona che gli è stata indicata dai gruppi di maggioranza.

L'incarico non prevede particolari formalità, esso è in genere conferito oralmente dopo un colloquio con il soggetto prescelto. Dato l'incarico, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica informa i mass media con un comunicato stampa.

Nomina

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L'incaricato, che di solito accetta con riserva, dopo un rapido giro di consultazioni, la scioglie in senso positivo o negativo recandosi nuovamente dal Presidente della Repubblica. Avvenuto lo scioglimento della riserva il Presidente della Repubblica emana e sottoscrive tre decreti, tutti controfirmati anche dal nuovo Presidente del Consiglio con i quali:

  • nomina il Capo dell'Esecutivo (sottoscrizione per accettazione);
  • designa i singoli ministri;
  • accetta le dimissioni del Governo uscente.

Giuramento

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Prima di entrare in carica effettivamente il Presidente del Consiglio e i Ministri nominati devono prestare giuramento recitando la formula contenuta nell'art. 1, comma 3, legge n. 400/88: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione." Con il giuramento il Presidente del Consiglio e i Ministri si assumono le rispettive responsabilità.

Fiducia

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Entro 10 giorni dall'emanazione del decreto di nomina, il Governo deve presentarsi alle Camere per il voto di fiducia, che avviene per appello nominale e che i gruppi parlamentari devono motivare. In questo modo i parlamentari si impegnano e si assumono la responsabilità del voto al nuovo esecutivo di fronte agli elettori.

Governo 2022: a che punto siamo?

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Compiuta questa doverosa descrizione dell'iter formativo del governo, cerchiamo di capire a che punto è la formazione del Governo italiano, dopo le elezioni del 25 settembre.

Per il momento la vincitrice delle elezioni 2022 Giorgia Meloni è impegnata a trovare i candidati per la formazione del nuovo Esecutivo.

Nessuna novità di rilievo quindi al momento, a parte qualche toto nome per il comando dei ministeri chiave.

I nuovi deputati e senatori dovrebbero essere accolti il 10 di ottobre, mentre il 13 si svolgeranno le elezioni dei Presidenti di Camera e Senato.

Sabato 15 è il termine ultimo a disposizione dei parlamentari per indicare il gruppo di appartenenza.

Concluso quest'iter la tensione salirà sul nome del nuovo premier che verrà scelto dal Presidente Mattarella dopo le consuete consultazioni che inizieranno probabilmente il 24 ottobre.

Nome che probabilmente sarà reso noto il 27 di ottobre.

Leggi anche Il Governo è eletto dal popolo?


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