Fasce di reperibilità armonizzate ed estese a tutti i lavoratori. L'ipotesi allo studio del Governo delineata dal presidente dell'Inps

di Marina Crisafi - Rivoluzione in materia di visite fiscali in arrivo. Quanto contenuto nel testo unico del pubblico impiego che arriverà in questi giorni sul tavolo del consiglio dei ministri, in attuazione della riforma Madia, è stato anticipato oggi dal presidente dell'Inps, Tito Boeri.

Nello specifico, l'ipotesi allo studio, oltre alla stretta sui licenziamenti e alle regole d'oro cui dovranno attenersi i dipendenti pubblici per evitarli (leggi: "Licenziamento: i 10 motivi per cui scatta"), è quella di affidare i controlli fiscali all'Inps (e non più alle Asl) e armonizzare le fasce di reperibilità per malattia

Attualmente, infatti, si prevedono 4 ore per i dipendenti privati e 7 per i dipendenti pubblici. Con la riforma, invece, saranno estese ed uguali per tutti a 7 ore giornaliere, anche perché "non ha senso che ci siano differenze tra pubblico e privato".

"L'armonizzazione e l'estensione - spiega Boeri - servono a svolgere i controlli in modo efficiente, a ridurre le spese e a gestire al meglio i nostri medici. 

Ovviamente, l'istituto, conclude il presidente, "è pronto ad assumersi queste nuove responsabilità - ma per farlo - occorrono delle risorse aggiuntive". Inoltre, "sarebbe molto importante se potessimo anche organizzare meglio, ottimizzare il tempo dei medici". 

Per approfondimenti, leggi "Visite fiscali: cambia tutto


Foto: 123rf.com
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