L'agenzia delle Entrate ha prorogato i termini fino al 9 febbraio per venire incontro ai "nuovi" soggetti obbligati alla trasmissione da quest'anno

di Lucia Izzo - I soggetti obbligati rischiano aspre sanzioni in caso di trasmissione in ritardo delle spese sanitarie al sistema tessera sanitaria: i dati sono necessari affinché l'Agenzia delle entrate possa fornire ai contribuenti un 730 precompilato con un maggior numero di spese mediche.


L'originaria deadline era stata fissata al 31 gennaio 2017, tuttavia, con un provvedimento del 25 gennaio 2017, l'Agenzia delle Entrate (qui sotto allegato il comunicato stampa) ha esteso fino al 9 febbraio 2017 i termini per l'invio al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel 2016 per prestazioni non erogate, o parzialmente erogate.


Un'estensione attuata per venire incontro alle esigenze dei diversi soggetti tenuti all'invio dei dati, stante l'ampliamento della platea degli obbligati che da quest'anno hanno l'obbligo di trasmettere i dati sanitari. La proroga, tuttavia, coinvolge anche tutti gli altri soggetti che erano già obbligati alla trasmissione.

I "nuovi" obbligati

Vanno ad aggiungersi a strutture accreditate con il servizio sanitario nazionale e alle farmacie, anche nuovi soggetti tenuti da quest'anno alla trasmissione delle spese sanitarie, rispetto allo scorso anno. 


Tra questi emergono:

- le strutture autorizzate e non accreditate;

- i medici;

- gli psicologi;

- gli infermieri;

- le ostetriche;

- le parafarmacie;

- i tecnici di radiologia medica;

- gli ottici;

- i veterinari.


La proroga del termine si intende riferita alla trasmissione di tutte le spese sanitarie sostenute nel 2016, da parte di tutti i soggetti tenuti a questo obbligo. Questa proroga non impatterà minimamente con il calendario della campagna dichiarativa 2017.

Proroga per utilizzo dei dati

I termini si ritengono prorogati anche per l'opposizione all'utilizzo dei dati: in osservanza del sistema di tutela della privacy approvato, è posticipato al 9 marzo 2017 il termine entro il quale i contribuenti potranno comunicare all'Agenzia delle Entrate il proprio rifiuto all'utilizzo delle spese sanitarie sostenute nell'anno 2016 ai fini dell'elaborazione del 730 precompilato.


Coloro che vorranno esercitare la facoltà di opposizione potranno quindi trasmettere il modello direttamente all'Agenzia fino al 31 gennaio 2017 oppure accedere dal 10 febbraio al 9 marzo 2017 direttamente all'area autenticata del sito web del Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it) tramite la tessera sanitaria oppure le credenziali Fisconline rilasciate dall'Agenzia.

Le sanzioni 

Chi non trasmetterà i dati entro i temi previsti rischia aspre sanzioni: l'omessa, tardiva o errata trasmissione telematica dei dati, ai sensi dell'art. 23 d.lgs. 158/2015, farà scattare una sanzione pari a 100 euro per ogni comunicazione, con un tetto massimo di 50mila euro. 


In caso di errori, si potrà, tuttavia, evitare la sanzione se la trasmissione corretta viene effettuata entro 5 giorni dalla scadenza oppure dal'avvenuta segnalazione da parte dell'Agenzia delle entrata. Sanzione ridotta a un terzo con tetto massimo a 20mila euro, invece, se la trasmissione corretta avviene entro 60 giorni dalla scadenza.

Agenzia delle Entrate, Comunicato Stampa 25 /01/2017

Foto: 123rf.com
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