POSTA e RISPOSTA n°113 ospita l'intervento dell'attivissimo medico-legale Dott. ANDREA LOMI di Genova, che ricordo relatore a convegni nazionali, nostro graditissimo visitatore che espone quanto segue: "L'indulto ha dimostrato di essere una pessima soluzione, di brevissima durata, che ha riportato in galera in breve tempo chi aveva fatto uscire per il consueto problema della mancanza di sostegno fuori dal carcere. Queste ultime attività sono certamente difficili in un'epoca in cui non c' è lavoro nemmeno per chi in carcere non c'è mai stato, ma sarebbe un investimento sensato perchè, riducendo la recidiva, ridurrebbe i costi di giustizia e penitenziari per queste persone, oltre al danno sociale per i reati commessi. Non ultimo, il problema dell'efficienza della Giustizia: buona parte dei detenuti sono in attesa di giudizio. Una parte di loro sarà probabilmente innocente (o non si riuscirà a provarne la colpevolezza), e quindi non dovrebbe stare dentro. L' implementazione della cavigliera elettronica potrebbe consentire di incrementare la detenzione domiciliare
per chi non sia socialmente pericoloso. Ma l'indulto, come l' amnistia, è un insulto alle vittime dei reati. Andrea Lomi, Genova". - Ti ringrazio per il contributo, Egregio Dott. Lomi, e ...torna a farci visita su tematiche che susciteranno il Tuo poliedrico interesse. A presto!
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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