La novità sarà inserita dal Governo nel testo presentato giovedì prossimo e in un'apposita proposta di legge

di Marina Crisafi - Uno Statuto per i lavoratori autonomi, una sorta di "Jobs Act" dedicato a professionisti, partite iva e freelance. È su questo che sta lavorando il Governo e la novità in parte confluirà nella legge di Stabilità sul tavolo del Cdm del prossimo giovedì, come anticipato ieri dai tecnici dell'esecutivo in occasione del convegno "Tuttolavoro" organizzato dal Sole24Ore per fare il punto sulla riforma del lavoro.

Si tratta di un'operazione che, a detta di Maurizio Del Conte, consigliere giuridico della presidenza del consiglio, "non ha precedenti nel nostro ordinamento" e che ha lo scopo di predisporre una vera e propria riforma, attraverso un collegato sul lavoro autonomo, strutturata in due tempi:

- il primo, per rimediare all'"autogol" segnato con la scorsa legge di Stabilità sulla modifica del regime dei minimi, si occuperà degli aspetti fiscali e previdenziali e sarà inserito direttamente nella nuova manovra;

- il secondo, per creare un vero e proprio Statuto con regole ad hoc e tutele per il popolo degli autonomi avente il dichiarato intento di ridare dignità alla categoria.

E se sul primo versante, è previsto il blocco definitivo dell'aumento dell'aliquota previdenziale per gli iscritti alla gestione separata

Inps (oggi congelata al 27,72%) e l'impegno di ridurla al 24%, come per commercianti e artigiani, e la ripresa del "vecchio" regime fiscale agevolato, con soglia d'accesso per i nuovi minimi a 30mila euro e aliquota bloccata al 5% per i primi 5 anni di attività senza limiti di età, sul secondo si punta alla creazione di uno statuto che riconosca le qualità proprie del lavoro autonomo, estendendo determinate garanzie e prevedendo regole specifiche.

Tra le quali, spiccano: misure per la maternità e i congedi parentali

, sospensione degli obblighi Irpef e Inps per malattie gravi, deducibilità dei costi per formazione e aggiornamento, disposizioni sulla difesa della proprietà intellettuale e sulla tutela contrattuale. Il tutto confluirà in una proposta di legge che sarà presentata nei prossimi giorni, avente quale prima firmataria la deputata Pd Chiara Gribaudo e che farà il paio con un altro ddl presentato da Cesare Damiano nel 2014.

Un cambio di passo, quello del "Jobs Act per il lavoro autonomo" che secondo la Gribaudo, come riportato in questa pagina del manifesto, è necessario per rappresentare "lavoratori che sono stati cancellati e mai considerati fino ad oggi"; una riforma dovuta "a un mondo che è stato completamente abbandonato".


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