Le disposizioni si applicano a tutti gli stranieri che chiedono il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ed ai familiari per i quali può essere richiesto il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo

Stranieri, il test d'italiano col pc

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Si svolgerà in modalità informatica il test di italiano per gli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno. A stabilirlo il decreto del ministero dell'interno 7 dicembre 202 recante "Modalità di svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana, previsto dall'articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, introdotto dall'articolo 1, comma 22, lettera i) della legge n. 94/2009", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.36 del 12 febbraio 2022 (in allegato).

Il decreto fissa le modalità di svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana al cui superamento è subordinato il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, previsto dall'art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante il "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione

e norme sulla condizione dello straniero". Le disposizioni del decreto si applicano a tutti gli stranieri che chiedono il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e ai familiari. Le disposizioni non si applicano: ai figli minori degli anni quattordici, anche nati fuori dal matrimonio, propri e del coniuge; allo straniero affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall'età, da patologie o da handicap, attestate mediante certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria pubblica.

Svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana

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Il decreto chiarisce inoltre che, per lo svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana, lo straniero presenta, con modalità informatiche, la richiesta di partecipazione alla prefettura territorialmente competente in base al domicilio

del richiedente. La richiesta contiene, a pena di inammissibilità, l'indicazione delle generalità del richiedente, i dati relativi al titolo di soggiorno, compresa la scadenza e la tipologia, i dati del documento valido per l'espatrio, e l'indirizzo presso cui Io straniero intende ricevere la convocazione per lo svolgimento della prova. La prefettura convoca, entro sessanta giorni dalla richiesta, lo straniero per Io svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana, indicando il giorno, l'ora ed il luogo in cui lo straniero si deve presentare.

Il test si svolge, previa identificazione dello straniero a cura del personale della prefettura ed esibizione della convocazione, con modalità informatiche, ed è strutturato sulla comprensione di brevi testi e sulla capacità di interazione, in conformità ai parametri adottati, per le specifiche abilità dagli enti di certificazione di cui all'art. 4, comma 1, lettera a). Il contenuto delle prove che compongono il test, i criteri di assegnazione del punteggio e la durata della prova sono stabiliti in collaborazione con un ente di certificazione compreso tra quelli indicati all'art. 4, comma 1, lettera a), a seguito di apposita convenzione da stipulare con il Ministero dell'interno. Alla stipula della convenzione si provvede nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per superare il test il candidato deve conseguire almeno l'ottanta per cento del punteggio complessivo.

Superamento del test

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Il candidato, per superare il test, avrà dovuto ottenere l'ottanta per cento del punteggio complessivo. Sempre l'interessato potrà chiedere di svolgere il test con modalità scritte di tipo non informatico. In caso di esito negativo, lo straniero può ripetere la prova. Previste eccezioni: chi ha frequentato un corso di lingua italiana presso i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti o chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria di primo o secondo grado presso un istituto scolastico appartenente al sistema italiano di istruzione ovvero frequenta un corso di studi presso una Università italiana statale o non statale legalmente riconosciuta, o frequenta in Italia il dottorato o un master universitario non dovrà fare il test.

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Foto: 123rf.com
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