Adottato il decreto direttoriale che aggiorna il costo medio orario del lavoro per i dipendenti dei call center

di Redazione - È stato emanato il decreto direttoriale n. 77/2018 (sotto allegato) del Ministero del lavoro che aumenta gli stipendi dei dipendenti dei call center. Il provvedimento, adottato ieri, aggiorna "il costo medio orario del lavoro per il personale dipendente da imprese aggiudicatarie di servizi di call center" in conformità alle misure di sostegno all'occupazione in tali attività di competenza del ministero del lavoro.

Call center stipendi più alti

Il decreto ha effetti importanti sulle buste paga poiché aggiorna il costo medio orario non in base ai minuti effettivi della singola chiamata ma secondo le pause previste dalla legge e i tempi di "inoccupancy", ossia quando l'addetto si trova al videoterminale ma non in comunicazione con i clienti, prevedendo deroghe soltanto in casi eccezionali.

Di fatto, secondo le tabelle annesse al decreto, il costo deve oscillare tra 0,4016 euro di un addetto di secondo livello e 0,5092 di un lavoratore del quinto livello. Non si potrà andare al di sotto di questi parametri. Inoltre, la retribuzione annua lorda del dipendente non può essere inferiore ai 18.635,36 euro di un addetto di secondo livello ovvero a 23.655,68 euro per il quinto livello.

Deroghe eccezionali

Le deroghe ai parametri fissati dal provvedimento sono consentite soltanto nelle seguenti ipotesi: azienda che gode di eventuali benefici; oneri derivanti da accordi integrativi aziendali (ad es. buoni pasto, premi, ecc.); oneri per interventi relativi a infrastrutture, macchinari, attrezzature.

Decreto n. 77/2018 call center

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