Dal prossimo mese la somma aggiuntiva della quattordicesima sarà erogata d'ufficio ai pensionati con 64 anni d'età e reddito complessivo fino a massimo due volte il trattamento minimo annuo. Vediamo a quanto ammonta e a chi spetta

di Lucia Izzo - È tempo di quattordicesima per circa 3,5 milioni di pensionati italiani. Lo ha comunicato l'INPS con il messaggio del 13 giugno 2018, n. 2389 (qui sotto allegato).


L'Istituto provvederà d'ufficio con la rata della pensione di luglio 2018 a erogare la quattordicesima (la somma aggiuntiva alla pensione) ai soggetti che rientrano nei limiti reddituali per averne diritto.


Leggi: Tredicesima e quattordicesima


Quattordicesima 2018: a chi spetta?

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La somma aggiuntiva spetta a tutti i pensionati da lavoro pubblico, privato e autonomo che, al 30 giugno 2018, abbiano compiuto almeno 64 anni di età e abbiano un reddito complessivo fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (tetto fissato in 13.192,92 euro).

Lo stesso Istituto precisa inoltre i requisiti reddituali per accedere alla somma in argomento che verranno puntualmente verificati prima di procedere all'erogazione.

Per il diritto al beneficio, infatti, viene preso in considerazione il reddito annuo del richiedente che, in relazione agli anni di contribuzione, dovrà essere inferiore ai limiti indicati nella tabella allegata al messaggio INPS.

Dal 2017, a parità di contribuzione, gli importi sono stati differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte il trattamento minimo ovvero fino a 2 volte il trattamento minimo.

Il tetto massimo reddituale, oltre il quale il beneficio non spetta, viene incrementato dell'importo del beneficio, diverso per ciascuna fascia contributiva. Infatti, la c.d. clausola di salvaguardia prevede che, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte ovvero a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l'importo in parola verrà corrisposto fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

I redditi che vengono valutati, per l'anno 2018, saranno:

- nel caso di prima concessione, tutti i redditi posseduti dal soggetto nell'anno 2018 (rientrano in tale casistica tutti coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva);

- nel caso di concessione successiva alla prima: i redditi per prestazioni per le quali sussiste l'obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati di cui al d.P.R n. 1388/1971, e successive modificazioni e integrazioni, conseguiti nel 2018; i redditi diversi da quelli di cui al punto precedente, conseguiti nel 2017.

Ove tali dati non siano disponibili, saranno utilizzati i dati dichiarati negli anni precedenti. Per tale ragione, la quattordicesima verrà corrisposta in via provvisoria e la sussistenza del diritto sarà verificata sulla base della dichiarazione dei redditi a consuntivo.

Quottordicesima 2018: quanto spetta?

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La quattordicesima sarà erogata d'ufficio nel mese di luglio agli aventi diritto in un'unica rata e non sarà soggetta a tassazione. La somma aggiuntiva che percepiranno i pensionati avrà un importo variabile da 336 fino a 655 euro a seconda del reddito e degli anni di contribuzione.

A titolo esemplificativo, la quattordicesima minima, pari ad euro 336,00, spetterà ai lavoratori privati, con 15 anni di contributi, e ai lavoratori autonomi, con almeno 18 anni di contributi, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 2 volte il trattamento minimo (tra € 9.995,69 e € 13.192,92)


La quota massima, invece, pari ad euro 655, spetterà ai lavoratori dipendenti con oltre 25 anni di contributi e agli autonomi con oltre 28 anni di contributi, che si inquadrino nella fascia di reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo (ovvero fino a € 9.894,69 euro).

INPS messaggio n. 2389/21018

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