Alcuni siti web mettono a disposizione un servizio di redazione online del ricorso di divorzio ma sono pochi i tribunali che non reputano indispensabile l'assistenza dell'avvocato

di Valeria Zeppilli - Da qualche mese, in Gran Bretagna è stata avviata una sperimentazione a dir poco innovativa: il divorzio rapido online, che permette di sciogliere il proprio matrimonio nel giro di qualche giorno e senza dover neanche incontrare il coniuge, ma apponendo una semplice firma elettronica. La novità è stata introdotta sulla scia di quanto fatto qualche anno fa in Danimarca e per ora interessa solo Nottingham, ma presto dovrebbe coinvolgere anche il resto del paese (leggi: "Divorzio digitale: in Gran Bretagna è realtà").

Sebbene in Italia quanto sta avvenendo in Gran Bretagna possa sembrare ancora fantascienza, anche nel Belpaese la cessazione degli effetti giuridici del matrimonio ha iniziato a confrontarsi con l'informatizzazione.

Divorzio online all'italiana

Diversi siti web infatti, avvalendosi del supporto di legali di fiducia, offrono un servizio di divorzio congiunto online che permette ai coniugi di ottenere un provvedimento di scioglimento del proprio matrimonio in maniera semplice ed economica.

In sostanza, ai coniugi viene chiesto di inserire tramite degli appositi moduli le condizioni di divorzio concordate, che vengono poi verificate dagli avvocati e tradotte nelle forme richieste dai Tribunali.

L'atto viene poi consegnato online ai coniugi, corredato delle istruzioni utili per presentare la domanda autonomamente in tribunale.

Divorzio congiunto online: condizioni

Per potersi avvalere del servizio è necessario che siano trascorsi i tempi richiesti dalla legge per divorziare (un anno dalla separazione giudiziale o sei mesi dalla separazione consensuale) e che il divorzio sia congiunto (e quindi le condizioni siano concordate e sottoscritte da entrambi i coniugi).

C'è poi un'ulteriore fondamentale condizione: il tribunale competente deve accettare il divorzio senza l'assistenza dell'avvocato. Gli uffici che ammettono tale possibilità in Italia, però, sono ancora pochissimi e, pertanto, le possibilità di avvalersi del servizio in tutta autonomia sono ancora molto limitate.

La Gran Bretagna, in altre parole, è davvero lontana.

Leggi la guida "Divorzio congiunto"

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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