di Gabriella Lax - Verso una nuova rottamazione per le cartelle dell'ex Equitalia. L'ipotesi, già allo studio dell'esecutivo, potrebbe rientrare nella manovra di fine anno. La ratio del provvedimento è quella di una nuova possibilità per i più di 400mila contribuenti esclusi dalla prima "sanatoria" e, allo stesso tempo di arricchire le casse statali in modo da arrivare preparati alle misure per il 2018, soprattutto nel campo della previdenza e del lavoro. Importantissimo se si considera che, solo nel mese di agosto, il settore statale ha registrato un fabbisogno di 1 miliardo di euro.
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Rottamazione 'bis' cartelle ex Equitalia
L'eventuale riapertura del meccanismo scatterebbe grazie a disposizioni ad hoc (o a un decreto legge collegato) alla prossima legge di bilancio. I soggetti coinvolti, stando alle voci sempre più forti, sarebbero coloro che hanno commesso errori nella presentazione o nella compilazione dell'istanza di adesione o quei contribuenti che non erano in regola con i vecchi piani di rateizzazione dei loro debiti e quindi esclusi dalla prima rottamazione. Non solo. L'ipotesi a cui starebbe lavorando il Mef prevede la possibilità della definizione agevolata (senza pagare sanzioni e interessi) a cittadini e imprese che hanno ricevuto un ruolo nei primi quattro mesi del 2017.
In sintesi, come anticipato dal Sole 24 ore, il governo punta ad una soluzione tecnico-giuridica per consentire a qualche centinaia di migliaia di contribuenti indebitati con fisco e Inps di entrare nella sanatoria dei ruoli dopo che si sono visti negare dall'agente pubblico della riscossione la richiesta di adesione alla prima edizione della definizione agevolata dei ruoli.
Rottamazione bis: le entrate attese
In questo modo potrebbero entrare all'Erario di Stato, tra il 2018 e il 2019 poco più di 1,5 miliardi di euro. Dunque per quanto riguarda i ruoli del 2017 (primi 4 mesi, ma anche in questo caso la data sarà definita con la presentazione della manovra) la loro riapertura, secondo le stime, potrebbe far incassare già 600 milioni il prossimo anno e ulteriori 400 nel 2019.
Intanto, la prima "sanatoria" va avanti e la prossima scadenza per il pagamento della seconda rata della rottamazione è fissata al 2 ottobre (spostata in avanti rispetto alla scadenza precedente del 30 settembre). Interessante sarà capire se verrà rispettato l'andamento, positivo, dei primi incassi della definizione agevolata che a fine luglio, tra unica rata e primo appuntamento con la dilazione massima in 5 rate, ha assicurato circa 1,8 miliardi di euro.
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