di Gabriella Lax - Col nuovo anno scolastico è ripartito anche il bonus scuola la cosiddetta "carta del docente", per gli insegnanti del valore di 500 euro, introdotto dalla riforma della Buona scuola.
Cos'è il bonus scuola
Si tratta di un portamonete elettronico che permette di utilizzare il fondo per attività e strumenti inerenti alla formazione e l'aggiornamento professionale. Con 500 euro gli insegnanti potranno acquistare libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o iscriversi a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Bonus scuola 2017: come richiederlo sulla piattaforma
La piattaforma a cui ogni docente può registrarsi avendo un'identità digitale (http://www.miur.gov.it/web/guest/-/carta-del-docen-1), è stata riattivata lo scorso 14 settembre, dopo che si sono completate le operazioni di ricarica dei singoli plafond per il nuovo anno.
Ciascun insegnante in possesso di una utenza SPID (chi non la possiede può richiederla) potrà accedere da subito al bonus dei 500 euro previsti per l'anno scolastico 2017-2018. Entro la fine del mese di ottobre nell'area personale del docente sarà possibile visualizzare ed utilizzare anche le somme non spese (o i bonus non validati) precedentemente. Quest'ultimo avviso, sul sito cartadeldocente.istruzione.it si è reso necessario perché ai docenti è arrivato solo l'accredito per l'anno scolastico 2017/18, ma non le somme residue relative agli anni 2016/17 e, come prevedibile, l'assistenza tecnica è stata presa d'assalto.
A partire dal 14 di settembre anche gli esercenti hanno potuto validare i buoni e procedere alla relativa fatturazione.
Bonus anche ai precari, partono i contenziosi
Non solo per i circa 750mila insegnanti di ruolo, il bonus da 500 euro spetterebbe anche a docenti precari e personale educativo e per questo sono stati avviati specifici contenziosi.
Ad affermarlo è l'Anief che, in una nota, ribadisce che il « bonus di aggiornamento annuale, anche per l'anno in corso, permette agli insegnanti di attuare quell'aggiornamento professionale che qualsiasi categoria lavorativa ha il pieno diritto di attuare a spese del proprio datore di lavoro, il sindacato continua a non comprendere il motivo per il quale anche dinanzi all'adozione di un provvedimento finalmente giusto, l'amministrazione scolastica riesca a fare degli antipatici distinguo: dal momento in cui è stato deciso di indirizzare il bonus da 500 euro annui al corpo docente, per quale motivo sono stati ad esempio esclusi gli educatori? Ovvero delle figure professionali che, giuridicamente e di fatto, sono a tutti gli effetti docenti di scuola primaria?».
Dunque si va in tribunale: l'Anief ha avviato un contenzioso al giudice del lavoro per tutelare il personale educativo che non ha ancora presentato ricorso. La decisione è stata presa dopo il buon esito della sentenza n. 7769/2016, con cui il Tar del Lazio ha riconosciuto il diritto del personale educativo di ruolo all'assegnazione della carta elettronica e del relativo bonus di 500 euro per la formazione e l'aggiornamento.
• Foto: 123rf.com