Pagella positiva sui conti italiani, ma l'Europa richiede di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e spostare il carico sui patrimoni

di Marina Crisafi - L'Italia farebbe bene a reintrodurre la tassa sulla prima casa, per lo meno nei confronti degli italiani ad alta fascia di reddito. È questo l'invito della Commissione Europea nelle raccomandazioni adottate oggi per i paesi membri, rilasciando però una pagella tutto sommato positivo sui conti del Belpaese e il benestare alla manovra.

Le raccomandazioni UE

Mercato del lavoro, politiche strutturali, bilancio e P.A. Sono queste le aree su cui l'Italia, secondo l'Europa, deve intervenire. Soprattutto riducendo il cuneo fiscale sul lavoro, aumentando la lotta all'evasione fiscale e riformando l'intero fisco.

Sul fronte lavoro, in particolare, secondo la Commissione, occorrono maggiori incentivi per creare posti di lavoro e ridurre la povertà. Non solo. Più liberalizzazioni e concorrenza e riforma della giustizia civile.

Quanto ai conti per quest'anno, il paese ha tenuto fede agli impegni di correzione e la situazione per il 2017, dunque, dovrebbe essere sostenibile.

Il ritorno della tassa sulla prima casa

Sulla prima casa, scrive la Commissione europea nella raccomandazione, l'Italia dovrebbe reintrodurre la tassa "per le famiglie ad alto reddito", spostando così il carico fiscale "dai fattori produttivi su altre tasse meno dannose per la crescita, a saldi invariati, riformando il sistema del catasto, che è molto datato".

La reazione del Parlamento però è unanime e il ministro dell'economia Padoan risponde a Bruxelles, dichiarando che "cambiare idea su una tassa cambiata da pochi mesi non è una buona idea".

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Foto: 123rf
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