Dall'estensione del registro delle opposizioni all'iscrizione automatica, cosa prevedono i disegni di legge all'esame delle Camere

di Gabriella Lax - Telefonate a raffica, negli orari più svariati. Una sorta di "accanimento" quello del telemarketing ovvero l'attività di marketing svolta col contatto telefonico diretto, effettuato mediante operatori commerciali, fra una o più aziende consociate e la clientela, attuale o potenziale, delle aziende stesse.

Nessuno si salva dalle intrusioni non gradite di chi cerca di piazzare servizi e prodotti. Per contrastare le forme moleste delle telefonate dei call center il Parlamento sta valutando una serie di proposte legislative. L'obiettivo è difendere i consumatori e, contemporaneamente, sostenere le aziende che svolgono correttamente l'attività. Si cerca inoltre di garantire uno standard economico per gli operatori dei call center per non affossare un settore che sta vivendo una forte crisi occupazionale.

La situazione oggi

Com'è possibile che i call center abbiano anche i numeri dei cellulari? Spesso capita di firmare fogli su fogli in cui è richiesto il consenso del trattamento dati anche per scopi commerciali. Si firma, magari per l'acquisto di un telefono o un contratto di telefonia, inconsapevoli del fatto che quel numero entrerà in un prezioso database sfruttabile, acquisito da società che li vendono ai call center. Dunque i database rappresentano una ricchezza, nel nostro sistema. Veri e propri tesoretti per le società della comunicazione. Esiste un mercato dei dati spesso carpiti illecitamente e venduti per finalità di promozione commerciale.

Registro delle opposizioni ampliato a tutti i numeri

La prima proposta mira ad ampliare il registro delle opposizioni a tutti i numeri. Il registro pubblico delle opposizioni nasce a tutela del cittadino, il cui numero è presente negli elenchi telefonici pubblici, che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato. Uno strumento per rendere più competitivo, dinamico e trasparente il mercato tra gli operatori di marketing telefonico. Attualmente possono chiedere l'iscrizione al registro, ed evitare le chiamate promozionali dei call center, solo i titolari di una linea telefonica fissa il cui numero è pubblicato sull'elenco telefonico. Il disegno di legge di cui prima firmataria è la senatrice Cinzia Bonfrisco, capogruppo dei Conservatori e riformisti, estenderebbe l'iscrizione (su richiesta) a tutti i numeri.

L'iniziativa legislativa è piaciuta anche al governo che l'ha inserita del disegno di legge "Concorrenza", ancora in stand by in Parlamento da circa un anno e mezzo e che andrà in aula non prima del referendum costituzionale del 4 dicembre.

Iscrizione automatica per tutti i numeri al registro delle opposizioni

Il secondo tipo di proposta (più radicale) riguarda due disegni di legge depositati dai senatori Pasquale Sollo (Pd), Gianni Girotto e Gianluca Castaldi (M5S). Tutte le numerazioni non presenti negli elenchi telefonici, anche di cellulari e numeri riservati, devono essere inserite automaticamente dagli operatori telefonici al gestore nel Registro delle opposizioni. Inoltre l'aggiornamento delle utenze deve avvenire ogni 15 giorni per inserire nell'elenco tutti i nuovi numeri in circolazione. In questo caso il rischio, però, è di danneggiare l'attività promozionale dei call center "sani" ai quali non sarebbe consentito l'accesso alle "liste consensate" che verrebbero azzerate.


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