La telemedicina, introdotta nel 2020 con la firma delle Linee guida in sede di Conferenza Stato-Regioni, è un sistema di erogazione delle prestazioni sanitarie che prevede un largo impiego delle tecnologie

Cos'è la telemedicina

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La telemedicina offre i classici servizi diagnostici terapeutici in maniera digitale, attraverso delle componenti tecnologiche, non sostituendo la tradizionale prestazione sanitaria, ma limitandosi a integrarla con il fine di migliorarne l'efficacia e l'efficienza.

Le linee di indirizzo nazionali definiscono la telemedicina come "una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località. La Telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti".

La telemedicina è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 2020 grazie alla firma del Ministero della Salute delle linee guida contenenti le regole per le visite, i referti e la teleassistenza durante la Conferenza Stato-Regioni.

Una spinta decisiva alla telemedicina è stata data dalla Missione 6 PNRR dedicata alla salute e alla sanità, la cui finalità primaria è quella di colmare le divergenze sanitarie esistenti a livello territoriale e assicurare una maggiore integrazione dei servizi di tipo assistenziale.

Vediamo in che cosa consiste dal punto di vista pratico la telemedicina.

Servizi della telemedicina

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Le macrocategorie dei servizi forniti dalla telemedicina sono le seguenti:

  • telemedicina specialistica, che comporta una televisita, un teleconsulto e una telecooperazione sanitaria ed è utilizzata per le patologie acute o croniche e per le situazioni di post-acuzie;
  • telesalute, rivolta prevalentemente a patologie croniche;
  • teleassistenza, rivolta prevalentemente ad anziani, disabili e persone fragili.

Finalità della telemedicina

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La telemedicina, attraverso tutti i predetti servizi, persegue molteplici finalità.

Innanzitutto quelle di diagnosi e cura, ma anche quelle di prevenzione secondaria delle persone già classificate a rischio o già affette da patologie, di riabilitazione e di monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti.

La diagnosi precoce e il monitoraggio continuo sono due delle attività fondamentali della telemedicina perché consentono interventi preventivi tempestivi, che consentono al sistema sanitario di risparmiare risorse.

Vantaggi e rischi della telemedicina

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Per fare un esempio concreto di telemedicina, si può pensare ai servizi di televisita messi a disposizione da alcuni centri medici, che mettono in contatto i medici e i pazienti in modalità digitale, permettendo quindi di eseguire visite a distanza, comodamente da casa.

I vantaggi che comporta questa pratica sono evidenti.

Essa risponde infatti alle esigenze attuali della sanità italiana. L'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle patologie croniche che costringono spesso il malato alla totali immobilità, la scarsa presenza numerica di medici e le nuove tecnologie a disposizione sono dati non trascurabili per prevedere il successo della telemedicina e il suo largo impiego. Vantaggi a cui se ne sommano di ulteriori, come la riduzione dei giorni di degenza in ospedale, la riduzione dei costi di cura per il singolo paziente e prendere decisioni più razionali mediante la consultazione a distanza.

Per quanto riguarda gli svantaggi, la telemedicina comporta l'inevitabile rischio di potersi affidare a mani sbagliate e cadere quindi vittime di raggiri.

Se ne ha cognizione grazie alla sentenza della Corte di Cassazione n. 29623/2019 che ha confermato la condanna penale emessa in relazione ad un caso in cui "l'imputato è stato accusato di aver fraudolentemente utilizzato documenti contenenti la firma autografa della persona offesa, creando un contratto di abbonamento per assistenza di telemedicina, per importi mai concordati con la vittima, con addebito del costo mensile dell'abbonamento sul conto corrente della vittima, per oltre 10 anni".

Requisiti della telemedicina

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Resta fermo il fatto che la telemedicina è una pratica sempre più diffusa tanto che, in un certo modo, è giunta anche in un'altra situazione all'attenzione della giurisprudenza.

Ci si riferisce alla sentenza della Corte di Cassazione n. 38485/2019 (sotto allegata), che ha chiarito quando in presenza di telemedicina si possa affermare che l'attività svolta da un centro sia tipicamente sanitaria (ai fini dell'applicazione della relativa disciplina autorizzativa).

In particolare, i giudici, in tale pronuncia, hanno precisato che un'attività non può dirsi tale quando in un determinato centro, che utilizza strumenti di telemedicina, vengono semplicemente raccolti dati anamnesici, i quali sono poi trasmessi ed elaborati in un altro luogo.

Telemedicina e Servizio Sanitario Nazionale

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Nel 2020, a causa della pandemia da coronavirus, la telemedicina ha subito un vero e proprio slancio in avanti, divenendo una modalità comune di erogazione dei servizi sanitari.

Per tale ragione, a dicembre 2020, come anticipato, sono state approvate in conferenza Stato-Regioni le linee guida sulla telemedicina, sancendo l'ingresso di questa nel Servizio Sanitario Nazionale (leggi: Responsabilità medica: telemedicina nel SSN).

La telemedicina infatti non rappresenta una specialità medica, essa rappresenta solo una modalità diversa di erogazione dei servizi medici tradizionali, grazie alle tecnologie applicate.

Per l'esercizio della telemedicina con oneri a carico del SSN è necessario l'accreditamento da parte dell'ente territoriale competente in relazione alle attività specialistiche, rispettare il documento per l'erogazione della prestazione o del percorso clinico in telemedicina, rispettare gli standard di erogazione stabiliti anche questi da un documento apposito, se necessario stipulare convenzioni con i soggetti di riferimento del settore sanitario.

Regole diverse sono previste per l'esercizio della telemedicina in regime privatistico.

Fascicolo sanitario elettronico e telemedicina

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Evidente, alla luce dell'analisi della telemedicina, il ruolo svolto dal fascicolo sanitario elettronico personalizzato, che consentirà percorsi di diagnosi e cura più rapidi ed efficienti, perché grazie all'aggiornamento continuo dei dati contenuti al suo interno, consente una diagnosi precoce di diverse patologie, anche se nelle regioni italiane il fascicolo non è gestito con uniformità, con riflessi negativi sulla comunicabilità dei dati.

Per rendere effettiva la telemedicina e tutti i servizi sanitari che, grazie alla tecnologia, consentono di risparmiare tempo e denaro, occorre quindi intervenire sul fascicolo elettronico sanitario, contemplando possibilmente una gestione dello stesso a livello nazionale.

La sanità affidata alle Regioni rende infatti il sistema poco integrato, con dislivelli che chiedono un intervento rapido per colmare le anomalie e correggere i difetti ancora presenti, nonostante l'evoluzione tecnologica che ha interessato il settore medico negli ultimi anni.

Vai alla guida Fascicolo sanitario elettronico

Scarica pdf sentenza Cassazione numero 38485/2019
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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