Le stime elaborate dall'Ufficio studi della Cgia sui rimborsi recuperati dagli italiani con la presentazione del modello 730 2018

di Redazione - Almeno 9,5 miliardi di euro. È questa la cifra complessiva che gli italiani recupereranno con la presentazione del modello 730 2018. Oltre 20 milioni i contribuenti che presenteranno il modello, con rimborsi medi di 900 euro ai dipendenti e di 800 euro ai pensionati. Sono le prime stime elaborate dall'Ufficio Studi della Cgia in vista della possibilità, da lunedì, di accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate alla precompilata per la dichiarazione dei redditi 2018 (anno di imposta 2017).

Modello 730: le principali voci di spesa

Lo studio indaga anche sulle principali voci di spesa per le quali i contribuenti chiederanno il rimborso.

Quanto ai lavoratori, nel 2017, circa 9,9 milioni hanno presentato la dichiarazione annuale anche per recuperare le spese sanitarie (sconto medio di 150 euro pro capite), circa 4,3 milioni per le spese riferite alle ristrutturazioni edilizie (rimborso medio di 640 euro) e poco meno di 3,5 milioni per recuperare le spese assicurative (51 euro pro capite).

Per i pensionati, invece, le domande per il rimborso delle spese sanitarie hanno riguardato oltre 7 milioni di persone (con rimborsi medi di 186 euro pro capite), 3,8 milioni per le ristrutturazioni edilizie (520 euro medi) e poco più di 1 milione per le spese assicurative (importo medio di 49 euro) .

Il successo del Modello 730

Da qualche anno "il modello 730 è diventato lo strumento fiscale più amato dai contribuenti italiani per recuperare detrazioni, deduzioni e oneri ai fini Irpef" ha spiegato il coordinatore dell'Ufficio Studi Cgia, Paolo Zabeo, registrando un raddoppio negli ultimi 20 anni per numero di modelli presentati. Un successo che - spiega ancora Zabeo - va ricercato "nel costo abbastanza contenuto per chi si rivolge a un Caaf o a un professionista e nella relativa semplicità di compilazione per coloro che, invece, decidono di redigere in proprio il 730 via web". Oltre a questo va segnalato, conclude il coordinatore "che il rimborso avviene in tempi relativamente brevi: per i dipendenti con la busta paga di luglio, per i pensionati, invece, con l'assegno di agosto o di settembre'.


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