Lo ha stabilito l'Arera, l'Autorità per l'energia, con disappunto delle associazioni di consumatori. Ma la giurisprudenza amministrativa non lascia alternative

di Valeria Zeppilli - Con la delibera n. 50/2018 (qui sotto allegata), l'Arera - Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha dato una notizia poco confortante per gli italiani: le morosità degli evasori verso le aziende di distribuzione dell'energia elettrica dovranno essere sanate dai clienti onesti che hanno sempre pagato.

Le morosità, infatti, hanno creato insieme alla cattiva gestione un buco nei pagamenti degli "oneri di sistema" (ovverosia di somme corrisposte per alimentare gli incentivi alla produzione di energia con fonti rinnovabili), che, ora, spetta ai cittadini puntuali nei pagamenti colmare.

La cifra non pagata dalle società di vendita di energia elettrica ammonta, complessivamente, a circa 200 milioni di euro, che, nella singola bolletta, si trasforma, ad onor del vero, in qualche centesimo di euro.

Aumenti in bolletta

L'Arera, in realtà, non ha fatto altro che recepire quanto già stabilito dalla giustizia amministrativa in alcune sentenze, spiegando, in risposta alle proteste di alcune associazioni di consumatori, che il provvedimento riguarda solo "una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge".

Giuridicamente occorre considerare che, come rilevato dal TAR Lombardia (che si è espresso sul punto in ben quattro pronunce, ovverosia le sentenze n. 237/2017, n. 238/2017, n. 243/2017 e n. 244/2017) e dal Consiglio di Stato (v. sentenza

n. 2182/2016), per legge gli oneri generali di sistema sono posti in capo esclusivamente ai clienti finali e non alle imprese di vendita né a coloro che percepiscono gli incentivi. Per tale ragione, quindi, la morosità va spalmata in maniera proporzionale tra tutti gli intestatari di un conto elettrico.

In sostanza, se tendenzialmente sono le aziende che devono tentare di porre rimedio all'evasione, in questo caso i conti lasciati in sospeso dai morosi gravano sui clienti finali.

I dati dei morosi

Per avere un'idea dell'entità delle morosità, aumentate tra il 2012 e il 2016, basti pensare che i ritardi dei pagamenti (relativi a tutte le somme dovute e non solo agli oneri di sistema) ammontano a 6miliardi di euro e che il 69,9% supera il semestre.

Come riconoscere gli "oneri di sistema"

Per riconoscere gli oneri di sistema in bolletta, invece, occorre consultare delle specifiche voci.

Si tratta, nel dettaglio, delle voci: A2-A5, As, Ae, Uc4, Uc7 e Mct.

I consumatori contro la giustizia amministrativa

La delibera dell'Arera, come si è detto, ha fatto propri dei principi giuridici sanciti dalla giustizia amministrativa, peraltro ridimensionandone la portata. Ma la questione resta odiosa per i consumatori.

Numerose associazioni, infatti, si sono comunque ribellate, chiedendo di conoscere l'entità degli utenti morosi per cercare i giusti correttivi da adottare (Adiconsum); rilevando che, al di là del fatto che la decisione arriva dalle aule di giustizia, "il principio resta profondamente sbagliato" (Unc); addirittura mettendo in dubbio la costituzionalità di un simile provvedimento (Unione artigiani di Milano e Monza).

Per ora, però, la giurisprudenza sembra consolidata a riconoscere la giuridicità di una simile scelta.

Delibera Arera n. 50/2018
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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