Attraverso il versamento dei contributi volontari il lavoratore può perfezionare i requisiti per la pensione oppure incrementare l'importo del trattamento

di Lucia Izzo - I c.d. contributi volontari possono essere versati dal lavoratore per i periodi in cui egli abbia cessato o interrotto l'attività lavorativa (ad esempio a causa di periodi di aspettativa non retribuita, gravidanza, malattia e disoccupazione).

Il versamento di tali contributi è utile per raggiungere il diritto alla pensione, perfezionando i requisiti di assicurazione e contribuzione necessari, oppure per incrementare l'importo del trattamento pensionistico laddove tali requisiti siano stati già perfezionati.

Contributi volontari: chi può essere autorizzato al versamento?

Al versamento dei contributi volontari potranno accedere tutti i lavoratori che abbiano cessato o interrotto l'attività lavorativa e, in particolare, l'autorizzazione al versamento potrà essere richiesta:

- dai lavoratori dipendenti e autonomi, purché non iscritti all'INPS o ad altre forme di previdenza;

- dai lavoratori parasubordinati, purché non iscritti alla Gestione Separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria;

- dai liberi professionisti, purché non iscritti all'apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria;

- dai lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.) purché non iscritti ai rispettivi Fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria;

- dai titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità).


Regole particolari sono dettate per alcune categorie di lavoratori: potranno essere, ad esempio ammessi al versamento dei contributi volontari anche i lavoratori e i pensionati iscritti a forme di previdenza diverse da quelle dell'INPS, autorizzati prima del 1° luglio 1972, nonché i coltivatori diretti, mezzadri, coloni e liberi professionisti autorizzati nell'Assicurazione generale obbligatoria precedente al 19 febbraio 1983 oppure precedente al 1° marzo 1983 se artigiani o commercianti.

Contributi volontari: come ottenere l'autorizzazione?

Per essere autorizzato al versamento, il lavoratore dovrà dimostrare il possesso di almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili), indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati, oppure di almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.


I requisiti temporali richiesti, al fine dell'ottenimento dell'autorizzazione, dovranno essere perfezionati con la contribuzione effettiva (obbligatoria) confluita sul conto assicurativo mediante trasferimento, ricongiunzione e riscatto e alcuni tipi di contribuzione figurativa (CIG, TBC, aspettativa per motivi politici o sindacali).

Effetti dell'autorizzazione

Il versamento ha effetto su tutte le pensioni, sia dirette (vecchiaia, anzianità, assegno ordinario di invalidità e inabilità) che indirette (superstiti e reversibilità).


Con il versamento volontario di tali contributi, ad esempio, il lavoratore potrà coprire quei periodi in cui non ha svolto alcun tipo di attività lavorativa dipendente o autonoma (compresa quella parasubordinata) oppure laddove abbia chiesto brevi periodi di aspettativa non retribuita per motivi familiari o di studio o anche il caso in cui abbia un contratto part-time orizzontale o verticale.


Tuttavia, se l'autorizzazione viene concessa, questa non decade mai: pertanto, i versamenti volontari, anche se interrotti, potranno essere ripresi in qualsiasi momento senza necessità di presentazione di nuova domanda.


In caso l'assicurato autorizzato riprenda l'attività lavorativa, potrà richiedere la rideterminazione del contributo in base alle retribuzioni o ai redditi percepiti a seguito della nuova attività entro 180 giorni dalla cessazione di quest'ultima.

Contributi volontari: come presentare domanda?

La domanda per chiedere l'autorizzazione al versamento potrà essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:


- Web

avvalendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell'Istituto, www.inps.it;

- Contact Center Multimediale

chiamando il numero 803164 gratuito da rete fissa o il numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;

- Patronati e tutti gli intermediari dell'Istituto

usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

Contributi volontari: quanto si paga?

La misura del contributo è determinata applicando l'aliquota di finanziamento, prevista per la contribuzione obbligatoria, all'importo medio della retribuzione imponibile percepita nell'anno precedente la data della domanda:

È dunque necessario distinguere a seconda del tipo di lavoro svolto e dunque dal tipo di fondo previdenziale al quale è iscritto l'interessato.

Per i lavoratori dipendenti, l'importo del contributo dovuto è settimanale e calcolato applicando l'aliquota di finanziamento, prevista per la contribuzione obbligatoria, all'importo medio della retribuzione imponibile percepita nelle precedenti 52 settimane di contribuzione obbligatoria, anche laddove non siano collocate temporalmente nell'anno immediatamente precedente la data di presentazione della domanda.


Per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), invece, l'importo del contributo dovuto è mensile (le classi di contribuzione sono 8) e determinato sulla media dei redditi da impresa denunciati ai fini Irpef negli ultimi 36 mesi di contribuzione precedenti la data della domanda.


Per i coltivatori diretti, infine, l'importo del contributo è settimanale (le fasce di contribuzione sono 4) e determinato sulla base della media dei redditi degli ultimi tre anni di lavoro (non potrà, comunque, essere inferiore a quello previsto per i lavoratori dipendenti).

Contributi volontari: come possono essere versati?

Il versamento dei contributi potrà avvenire a mezzo del servizio "Versamenti volontari" del Portale dei pagamenti INPS, con una delle seguenti modalità:


- MAV inviato dall'INPS per posta oppure generato dall'utente. Si potrà visualizzare, modificare, stampare e pagare il bollettino in un qualsiasi istituto di credito senza commissioni oppure presso gli uffici postali con l'applicazione della commissione di versamento;

- Online, tramite la modalità "Pagamento immediato pagoPA", che permette di versare i contributi utilizzando la carta di credito, di debito o prepagata oppure mediante addebito in conto;

- Avviso di pagamento pagoPA, che permette di versare i contributi presso qualsiasi Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) aderente al circuito " pagoPA".


In alternativa, il versamento potrà avvenire anche tramite le tabaccherie che espongono il logo "Servizi INPS", aderenti al circuito "Reti Amiche" tramite Lottomatica, fornendo il proprio codice fiscale e il codice autorizzazione/prosecutore.


L'autorizzazione alla prosecuzione volontaria è concessa, per i lavoratori dipendenti, dal primo sabato successivo alla presentazione della domanda mentre, per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) dal primo giorno del mese di presentazione della domanda. Diversi termini sono previsti se la domanda viene presentata prima della cessazione dell'attività lavorativa.


I versamenti volontari potranno essere effettuati per i periodi collocati temporalmente nel semestre antecedente la data di presentazione della domanda, solo se non sono già coperti da altra contribuzione. È possibile effettuare versamenti per periodi inferiori al trimestre versando un importo ridotto.


Per i periodi arretrati (compresi tra la data di decorrenza dell'autorizzazione e il trimestre precedente a quello relativo al primo bollettino MAV prestampato) il versamento dovrà essere eseguito entro il trimestre solare successivo a quello di ricezione del provvedimento di accoglimento della domanda mentre, per i periodi correnti (quattro trimestri ogni anno) dovrà essere effettuato entro il trimestre solare successivo a quello di riferimento. I versamenti effettuati oltre i termini di scadenza sono nulli e rimborsabili.


Inoltre, si rammenta che i contributi volontari, versati per sé e per i familiari fiscalmente a carico, potranno essere indicati tra gli oneri deducibili sulla dichiarazione dei redditi.


Foto: 123rf.com
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