Le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate sulla nuova norma sugli affitti brevi

di Gabriella Lax - In arrivo le regole riguardanti gli affitti brevi. Le istruzioni circa gli adempimenti fiscali necessari per gli affitti brevi sono state pubblicate sul sito dell'Agenzia delle Entrate. La nuova tassa Airbnb è stata prevista dalla manovra correttiva (Decreto legge n. 50/2017) dunque i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online, devono comunicare al fisco i dati sui contratti e trattenere una somma pari al 21% se intervengono nel pagamento o incassano i corrispettivi.

La prima scadenza è vicinissima: si parte infatti il 17 luglio (visto che il 16 cade di domenica), data entro la quale vanno versate le imposte del mese precedente.

Affitti brevi, quali sono?

L'Agenzia chiarisce che, per locazioni brevi s'intendono i contratti di affitto di durata non superiore a 30 giorni, stipulati da persone fisiche al di fuori dell'attività d'impresa, direttamente o tramite intermediari, anche online, inclusi quelli che prevedono la fornitura di biancheria e la pulizia dei locali. Ai redditi derivanti da questi contratti, stipulati dal 1° giugno 2017, vengono applicate in via opzionale le disposizioni relative al regime della cedolare secca con l'aliquota del 21%, sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali sui redditi derivanti dalla locazione. L'opzione può essere esercitata anche per i redditi derivanti da contratti di sub locazione o di concessione in godimento oneroso dell'immobile da parte del comodatario.

Soggetti tenuti agli adempimenti

Il decreto ha previsto alcuni adempimenti in capo agli intermediari che intervengono nella stipula dei contratti di locazione breve, sia grazie ai i canali tradizionali, sia attraverso la gestione di portali online. È loro obbligo trasmettere alle Entrate i dati relativi ai contratti ossia nome, cognome e codice fiscale

del locatore, la durata del contratto, importo del corrispettivo lordo e indirizzo dell'immobile. Per i contratti relativi allo stesso immobile e stipulati dallo stesso locatore, la comunicazione dei dati può essere effettuata anche in forma aggregata.

Trasmissione dei dati

Per la predisposizione e la trasmissione dei dati vanno usati i canali telematici dell'Agenzia, secondo le modalità indicate sul sito internet delle Entrate. I soggetti che non sono residenti trasmetteranno i dati tramite una stabile organizzazione, se provvisti, o tramite un rappresentante fiscale, utilizzando gli stessi servizi dell'Agenzia.

Ritenuta e obblighi di versamento

La comunicazione dei dati va effettuata entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello di conclusione del contratto. La ritenuta, da versare entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è effettuata, viene operata a titolo di imposta in caso di opzione per la cedolare secca, o a titolo di acconto se il beneficiario non sceglie, nella dichiarazione dei redditi, di applicare il regime della cedolare. Gli intermediari infine devono certificare e dichiarare le ritenute operate.

Come pagare

Per versare l'imposta, occorre utilizzare il codice tributo "1919" recante la seguente causale: "Ritenuta operata all'atto del pagamento al beneficiario di canoni o corrispettivi, relativi ai contratti di locazione breve - articolo 4, comma 5, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50".


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