La tradizionale finanziaria verrà sostituita dalla nuova legge di bilancio dicendo addio anche alle clausole di salvaguardia

di Marina Crisafi - Già da quest'anno si potrà dire definitivamente addio alla tradizionale "finanziaria" che sarà sostituita dalla nuova legge di bilancio. È stato presentato infatti sia alla Camera che al Senato un disegno di legge parlamentare frutto della larga intesa tra deputati e senatori che lascia presagire un iter molto rapido di approvazione. Il testo, che ha come primo firmatario il presidente della commissione bilancio di Montecitorio, Francesco Boccia, è stato sottoscritto infatti da tutti i capigruppo di maggioranza e anche dai gruppi parlamentari dell'opposizione (fatta eccezione per M5S e Lega).

Tra le novità chiave del ddl c'è innanzitutto il saluto alla legge di stabilità che andrà definitivamente in pensione in favore della nuova legge di bilancio, dove in un'apposita sezione troveranno posto le misure dell'esecutivo per realizzare gli obiettivi di finanza pubblica individuati nel Documento di economia e finanza e nella nota di aggiornamento al Def. Un'altra sezione ad hoc conterrà inoltre le previsioni di spesa e di entrata, in termini di competenza e cassa.

Ma non sarà solo un cambio di "naming". La modifica riguarderà anche lo stop alle clausole di salvaguardia, con la previsione che, in caso di sforamento (della spesa pubblica rispetto alle previsioni), non ci sarà alcun automatismo di compensazione o rimandi a decreti ministeriali, bensì l'intervento del Tesoro che potrà procedere alla sospensione, già per l'esercizio in corso, delle norme che hanno prodotto lo sforamento ovvero a tagli al budget dell'amministrazione coinvolta.

Le compensazioni poi verranno effettuate nell'esercizio successivo (con la legge di bilancio) mediante l'adozione di "misure correttive di carattere normativo".


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