La Società autostrade non è responsabile degli incidenti stradali causati da cani abbandonati. È quanto afferma la Corte di Cassazione ricordando che la società non è tenuta a garantire una vigilanza 24 su 24 e che la presenza di un cane in autostrada non può considerarsi un evento prevedibile. Con questa motivazione la terza sezione civile della Corte ha respinto il ricorso di una donna che mentre percorreva un tratto di autostrada si era trovata improvvisamente davanti due cani e, per tentare di evitarli, era finita contro il guardrail. La donna aveva citato in giudizio la Società autostrade per chiedere il risarcimento dei danni sostenendo peraltro che alla società doveva essere addebitata la mancata manutenzione della recinzione della sede stradale. Anche la corte d'appello di Napoli in precedenza aveva respinto la richiesta risarcitoria e secondo i giudici di piazza Cavour (sentenza n.7037/2012) la decisione della corte territoriale deve ritenersi corretta essendo stato ravvisato il "caso fortuito
, nel probabile abbandono dei cani da parte di un terzo, desunto dalla presenza, nelle adiacenze, di un'area di servizio e dalla mancanza di una via di fuga per gli stessi, fatto imprevedibile e inevitabile nel suo accadimento repentino non potendosi pretendere un continuo controllo della sede autostradale onde impedirlo".

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